Un modello patologico per comprendere le tendinopatie
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Le tendinopatie determinano dolore, diminuzione della tolleranza del tendine all’esercizio fisico (con modificazioni caratteristiche nella struttura tendinea, risultante in una riduzione della capacità di carico) e riduzione della funzionalità.
Le tendinopatie possono presentarsi nella porzione media del tendine, come nel tendine di Achille o, più frequentemente, a livello inserzionale, come per il tendine rotuleo, tendini laterale e mediale del gomito e tendini della regione pubica. In entrambe le presentazioni, l’insorgenza della patologia determina modificazioni nella matrice. I principali fattori patoeziologici sembrano essere un accumulo/rilascio ripetuto di energia e una compressione eccessiva, modulati da fattori intrinseci come i geni, l’età, la produzione di citochine, il sesso, la biomeccanica e la composizione corporea. Non sono chiari il volume, l’intensità e la frequenza del carico che inducono la patologia, anche se appare importante un tempo sufficiente di recupero tra i carichi.
Sono stati proposti nella tendinopatia tre stadi, in continuità tra loro: tendinopatia reattiva, alterazione dei processi di riparazione e degenerazione tendinea. Il carico rappresenta lo stimolo principale che indirizza il tendine verso lo stadio precedente o successivo, soprattutto nelle fasi iniziali.
La tendinopatia reattiva, più frequente nei giovani e caratterizzata da una proliferazione non infiammatoria cellulare e della matrice, consegue in genere a un sovraccarico acuto o a un trauma diretto sul tendine. Il tendine può ritornare alle caratteristiche normali se il carico è ridotto o se è adottato un recupero sufficiente tra le sessioni di carico.
Lo stadio caratterizzato da alterazione dei processi di riparazione, talvolta difficile da individuare clinicamente, è caratterizzato da un aumento dei proteoglicani con conseguente separazione e disorganizzazione della matrice; sono presenti, inoltre, un aumento della vascolarizzazione e delle terminazioni nervose. La patologia è ancora reversibili, almeno in parte, con una gestione del carico e con esercizi per stimolare la matrice.
La fase di degenerazione tendinea, tipica dell’anziano e dei giovani atleti con sovraccarico cronico del tendine, ha scarsa reversibilità, è caratterizzata da eterogeneità della matrice e per la presenza di isole di degenerazione tra strutture normali o in altri stadi della patologia. Può determinare una rottura del tendine, considerato che il 97% dei tendini con rottura presentano modificazioni degenerative.
La clinica e le tecniche di imaging permettono di dividere la patologia in due gruppi: fase reattiva/fase precoce dell’alterazione dei processi riparativi e fase avanzata dell’alterazione dei processi riparativi/degenerazione. Ad esempio, un soggetto anziano con un tendine più spesso e nodulare avrà probabilmente un tendine degenerato; un giovane atleta con un tendine con gonfiore dopo un sovraccarico acuto avrà probabilmente una tendinopatia reattiva.
Nella fase reattiva/fase precoce dell’alterazione dei processi riparativi la gestione del carico (riduzione) permette, in genere, di controllare il dolore, di ridurre l’attività cellulare e di consentire alla matrice di riacquistare una struttura normale.
Nella fase avanzata dell’alterazione dei processi riparativi/degenerazione sono appropriati gli interventi che stimolano l’attività cellulare, la produzione di proteine e la riorganizzazione della matrice
Il dolore può manifestarsi in qualsiasi fase di questo modello patologico, supportando la oramai ben conosciuta dissociazione tra dolore e patologia nella tendinopatia. Ovvero, tendini normali nell’imaging possono essere dolorosi; tendini in fase degenerativa spesso sono asintomatici.
Cook JL, Purdam CR. Is tendon pathology a continuum? A pathology model to explain the clinical presentation of load-induced tendinopathy. Br J Sports Med. 2009 Jun;43(6):409-16.
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/18812414
Fisioterapista, MSc, OMPT
Passione Evidence-Based. Con la speranza di diventare un Fisioterapista migliore
https://samuelepassigli.wordpress.com/
https://orcid.org/0000-0003-2862-0116
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