Stress femororotuleo in 3 differenti tecniche di corsa

Ogni anno fino al 79% dei runner riferisce un infortunio muscoloscheletrico. Il ginocchio è la zona più interessata da infortuni associati alla corsa e tra questi il dolore femororotuleo (PFP) è il disturbo più frequentemente riportato dai runner. Di conseguenza, è fondamentale comprendere le forze a carico dell’articolazione femororotulea durante la corsa.

Una strategia per analizzare le forze che agiscono sull’articolazione femororotulea è calcolare lo stress articolare femororotuleo (PFJS). Un aumento del PFJS potrebbe essere associato con l’insorgenza o l’aggravamento dei sintomi nel PFP.

L’obiettivo di questo studio è stato misurare e confrontare i cambiamenti della forza di reazione al suolo (GRF) e della biomeccanica dell’arto inferiore (e, di conseguenza, calcolare i cambiamenti del PFJS) nelle seguenti condizioni: appoggio di avampiede (FFOOT), aumento della cadenza del 10% (CAD10%) e inclinazione anteriore del tronco (FTL) confrontate con un pattern di corsa caratterizzato da un appoggio di retropiede.

19 runner sani sono stati valutati durante la corsa su treadmill con analisi video nelle 3 differenti condizioni. Per una corretta esecuzione di ogni tecnica, sono state utilizzate delle istruzioni verbali. Per il gruppo FFOOT, ai runner è stato chiesto di “appoggiare con l’avampiede”; per il gruppo CAD10%, ai runner è stato chiesto di correre con un aumento della cadenza del 10% controllato da un metronomo; per il gruppo FTL, ai runner è stato chiesto di “correre aumentando la flessione anteriore del tronco”.

I risultati dello studio hanno mostrato, confrontato con l’appoggio di retropiede, una riduzione del PFJS del 27% nel FFOOT, del 12% del CAD10% e del 5% nel FTL (risultato non significativo).

Stress articolare femororotuleo durante la fase di appoggio nelle differenti condizioni di corsa.

Considerata la natura ripetitiva della corsa, il PFJS cumulativo potrebbe essere associato con il rischio di sviluppare un infortunio. Un FFOOT e una CAD10% riducono il PFJS attraverso differenti meccanismi cinetici e cinematici. Nel FFOOT sono stati osservati un momento maggiore in flessione plantare, una riduzione di circa 3° della flessione di ginocchio, una riduzione del 27% del momento in estensione del ginocchio e una riduzione della lunghezza del passo di circa 5 cm. Correndo con un aumento del 10% della cadenza, i runner hanno mostrato una riduzione della lunghezza del passo con un appoggio iniziale al suolo più vicino alla proiezione del centro di massa. Questo cambiamento potrebbe spiegare la riduzione di circa 3° della flessione di ginocchio. Il FTL ha determinato un aumento del momento estensorio dell’anca con una riduzione del PFJS del 5%, ma non significativa.

In sintesi, modificare il contatto iniziale al suolo da un appoggio di retropiede a un appoggio di avampiede potrebbe essere la strategia migliore per ridurre il PFJS.

Dos Santos AF, Nakagawa TH, Serrão FV, Ferber R. Patellofemoral joint stress measured across three different running techniques. Gait Posture. 2019 Feb;68:37-43.
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/30445279

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