Sottostimiamo la distorsione di caviglia nei runner?
Gli infortuni associati alla corsa (RRI) sono in genere distinti in due principali categorie: traumatici e da overuse. La maggior parte degli studi considera principalmente, soprattutto per i dati epidemiologici, i RRI da overuse perché rappresentano fino all’80% degli infortuni. Però, i RRI traumatici possono determinare costi diretti (spese sanitarie) e indiretti maggiori (assenza dal lavoro).
La distorsione di caviglia (LAS) è uno dei più frequenti infortuni nella popolazione attiva. Questo infortunio traumatico è spesso sottovalutato, ma una percentuale elevata di individui sviluppa sintomi persistenti o ricorrenti nel lungo termine (instabilità cronica di caviglia), con rischio elevato di insorgenza di fenomeni degenerativi precoci (artrosi di caviglia).
L’obiettivo di questa revisione sistematica con meta-analisi è stato indagare il LAS in varie tipologie di runner. Una conoscenza più approfondita dei dati epidemiologici del LAS può permettere uno sviluppo migliore di raccomandazioni preventive e riabilitative per atleti, fisioterapisti e preparatori atletici.
I risultati dello studio hanno mostrato una proporzione generale del LAS del 14% nel running, con proporzioni variabili tra gli studia dall’8% al 67% degli infortuni riportati. I runner professionisti hanno una percentuale inferiore rispetto ai runner amatoriali (12% e 19%, rispettivamente). La proporzione più elevata è stata osservata nei runner su pista (67%), seguita da corsa campestre (27%) e orienteering (26%), probabilmente per le richieste di queste discipline (rapide accelerazioni e terreno irregolare), rispetto a quella nei runner su lunghe distanze (8.5%). Non è stato possibile includere trail running e triathlon nella meta-analisi per la mancanza di studi concentrati su queste discipline.
Nonostante la maggior parte degli studi consideri principalmente i RRI da overuse, il LAS rappresenta una proporzione degli infortuni elevata (14%) simile a quella dei più frequenti infortuni da overuse, come manifest dolore femororotuleo (17%), tendinopatia achillea (10%) e sindrome da stress tibiale mediale (8%). Di conseguenza, fisioterapisti e preparatori atletici dovrebbero prendere seriamente in considerazione il LAS nei runner, adottando strategie ottimali di riduzione del rischio e riabilitazione per modulare l’impatto di questo infortunio nella pratica sportiva.
Hansoulle T, et al. Do we underestimate the frequency of ankle sprains in running? A systematic review and meta-analysis. Phys Ther Sport. 2024 Jun 29;68:60-70.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/38963954/
Fisioterapista, MSc, OMPT
Passione Evidence-Based. Con la speranza di diventare un Fisioterapista migliore
https://samuelepassigli.wordpress.com/
https://orcid.org/0000-0003-2862-0116
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