Ritorno allo sport dopo ricostruzione del legamento crociato anteriore

Il ritorno all’attività sportiva è un outcome importante per valutare il successo della ricostruzione del legamento crociato anteriore (LCA).

L’obiettivo primario di questa revisione è stato determinare il tasso di ritorno allo sport dopo ricostruzione del LCA. Obiettivo secondario è stato determinare se eventuali fattori contestuali favoriscono la ripresa delle attività sportive. Questa revisione è basata sui dati provenienti da 69 pubblicazioni, con un totale di 7556 partecipanti (4892 uomini, 66%), l’età media al momento della chirurgia è stata di 25.8 anni. La tipologia di trapianto è stata descritta per 7221 partecipanti: 2427 (34%) prelievo da tendine degli hamstring e 4405 (61%) da tendine rotuleo.

Un totale di 4837 partecipanti ha ripreso un’attività sportiva dopo ricostruzione del LCA (81%). 2663 partecipanti sono tornati al livello di partecipazione sportiva precedente l’intervento (65%). 1338 partecipanti hanno ripreso un’attività sportiva competitiva (55%).

La scelta del trapianto è ancora molto discussa. L’analisi dei dati mostra che i soggetti con prelievo da tendine degli hamstring hanno circa il doppio della probabilità di ritornare alle competizioni rispetto a quelli con prelievo da tendine rotuleo. Di contro, i soggetti con trapianto da tendine rotuleo hanno una probabilità maggiore, seppur moderata (1.2 volte) di ritornare al livello sportivo prelesionale rispetto ai soggetti con prelievo da tendine degli hamstring. Questo risultato apparentemente contrastante è difficile da spiegare. Probabilmente la differenza nell’outcome in base alla scelta del prelievo è molto piccola. Anche le evidenze sul rischio di lesione del LCA in base al tipo di trapianto sono contrastanti.

Molti fattori contestuali identificati in questa revisione non sono modificabili, ad esempio il sesso, l’età e il livello di partecipazione sportiva prelesionale. Ad esempio, i dati provenienti da 2 articoli indicano che un’età minore favorisce il ritorno al livello di attività sportiva precedente la lesione. L’analisi dei dati da 18 articoli indica che gli uomini hanno una probabilità maggiore rispetto alle donne di riprendere l’attività sportiva al livello prelesionale o le competizioni. Le evidenze disponibili sono comunque non sufficienti per spiegare questa differenza. Gli atleti professionisti hanno una probabilità maggiore di riprendere le attività sportive rispetto ai non professionisti. Di contro, poiché la funzionalità rappresenta un fattore modificabile con un trattamento adeguato, la riabilitazione post-operatoria dovrebbe concentrarsi sugli impairment e sulla capacità di partecipazione allo sport praticato dal soggetto. Da una precedente revisione, la ricostruzione del LCA sembra avere un’efficacia moderata nel ripristinare il movimento, la forza e il controllo neuromuscolare. Comunque, per massimizzare l’outcome dopo la chirurgia, è importante per il clinico considerare tutti i fattori, compresi i fattori psicologici, oltre che la funzionalità. Da 2 articoli emerge che minore è la paura di un nuovo infortunio, maggiore è la possibilità di ritornare al livello sportivo precedente la lesione.

In sintesi, in media, 4 soggetti su 5 riprendono un’attività sportiva dopo ricostruzione del LCA, ma il tasso di ripresa del livello prelesionale e del livello competitivo è più basso. Infatti, in media, 2 soggetti su 3 ritorna al livello sportivo prelesionale e solo il 55% riprende le competizioni. L’intervento chirurgico non significa automaticamente un ritorno allo sport. Le ragioni per cui un soggetto potrebbe non riprendere un’attività sportiva sono molteplici, come un approccio chirurgico errato, una scarsa riabilitazione post chirurgica e la mancanza di attenzione ai fattori psicologici nei programmi riabilitativi.

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Ardern CL, Taylor NF, Feller JA, Webster KE. Fifty-five per cent return to competitive sport following anterior cruciate ligament reconstruction surgery: an updated systematic review and meta-analysis including aspects of physical functioning and contextual factors. Br J Sports Med. 2014 Nov;48(21):1543-52.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25157180

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