Ossificazioni eterotopiche dopo protesi di anca

La formazione di ossificazioni eterotopiche (OE) è osservata frequentemente con le radiografie dopo chirurgia per protesi totale di anca (PTA). In genere sono asintomatiche e rappresentano dei reperti accidentali nelle radiografie post chirurgiche di routine. Le OE gravi, di III o IV grado nella classificazione di Brooker, sono molto rare dopo PTA non cementate eseguite negli ultimi 25 anni e il trattamento è poco indagato e descritto in letteratura. Le componenti per la PTA usate negli ultimi 25 anni sono in genere non cementate e impiantate con approcci poco invasivi, con una successiva riabilitazione precoce e rapida. L’aspirina è il farmaco più utilizzato per la profilassi tromboembolica e rappresenta anche una strategia efficace per la prevenzione delle OE.

Non esistono algoritmi e i dati disponibili per guidare la gestione chirurgica delle gravi OE dopo PTA sono pochi. Il trattamento di questa complicazione deve essere individualizzato, considerando zona e dimensioni della formazione ossea. L’escissione dell’osso eterotopico nei muscoli e tendini di medio e piccolo gluteo può causare una debolezza permanente nell’abduzione di anca e zoppia, con la conseguente necessità di utilizzare un supporto per la deambulazione, in alcuni casi anche in modo permanente, anche se questa complicanza non è indagata in letteratura. L’instabilità della PTA dopo escissione chirurgica di gravi OE è una complicanza rarissima, con solo un caso descritto in letteratura. Non sono riportati casi di complicazioni neurovascolari o infezioni periprotesiche.

La profilassi dopo escissione di gravi OE comprende indometacina a dosaggi elevati (150 mg al giorno) o radiazioni ionizzanti a basso dosaggio, con o senza indometacina.

I dati disponibili per la gestione chirurgica di questa condizione rara, ma grave dopo PTA sono di scarsa qualità. La classificazione di Brooker potrebbe avere inoltre una scarsa rilevanza clinica. Infatti, non tutte le anche classificate come grado IV hanno un’identica presentazione clinica. Di conseguenza, i risultati di escissione delle OE di gradi identici possono essere differenti tra i pazienti, in termini di sintomi, limitazioni funzionali e deambulazione. Anche una profilassi perioperatoria ottimale deve essere ancora definita.

Lachiewicz PF, et al. Surgical Treatment of Severe Heterotopic Ossification After Total Hip Arthroplasty Over the Last 25 Years: A Systematic Review of the Literature and a New Case Series. J Arthroplasty. 2024 Sep;39(9S1):S312-S317.e1.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/36972521/

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