Iperglicemia e ipercolesterolemia sono associate con il rischio di patologia tendinea
Le patologie tendinee sono disturbi che interessano sia gli individui attivi sia quelli sedentari. Sintomi e limitazioni funzionali possono persistere per molto tempo e in molti casi la ripresa delle attività e della partecipazione sportiva sono ad un livello inferiore rispetto a quello precedente l’infortunio.
La patologia tendinea può essere acuta o cronica e comprende sia la lesione del tendine sia la tendinopatia. La causa è multifattoriale, con un meccanismo di infortunio che comprende il sovraccarico del tendine, con conseguente degenerazione, modifica del fenotipo cellulare e ipervascolarizzazione. Anche il profilo di rischio metabolico ha un ruolo importante nell’insorgenza della patologia tendinea. Ad esempio, gli individui con diabete di tipo 2 (T2D) hanno un’incidenza tre volte maggiore di tendinopatia e lesione tendinea, probabilmente conseguente al sovraccarico per l’obesità, che spesso accompagna il T2D, o per alterazione degli schemi di movimento per la neuropatia. Inoltre, una conseguenza dell’iperglicemia è la riduzione del turnover del collagene, con conseguente alterazione di struttura e funzionalità, con predisposizione alla patologia del tendine. Il test dell’emoglobina glicata A1C (HbA1c), principale test diagnostico per il T2D, può rappresentare un biomarker per il rischio di patologia tendinea (un valore elevato di HbA1c è considerato fattore di rischio indipendente per tendinopatia).
Gli individui con ipercolesterolemia, ereditaria o come conseguenza dello stile di vita, hanno un rischio maggiore di patologia tendinea.
L’obiettivo di questo studio prospettico (Copenhagen City Heart Study) è stato indagare l’associazione tra iperglicemia e ipercolesterolemia e rischio di sviluppare una patologia tendinea, negli arti superiori e inferiori, in individui con differenti livelli di attività fisica.
I risultati dello studio hanno mostrato che gli individui con valori elevati di HbA1c (anche nel range pre diabetico) hanno un rischio maggiore di 3 volte di patologia tendinea, ma solo negli arti inferiori. Anche l’ipercolesterolemia aumenta il rischio di patologia e lesione tendinea.
Il rischio maggiore di patologia tendinea con livelli aumentati di HbA1c anche nel range non-diabetico evidenzia una causa biologica diretta, dove l’iperglicemia ha un effetto dannoso su tessuto e funzionalità del tendine indipendentemente dalla presenza di fattori confondenti, come per esempio obesità e uso di statine.
Il colesterolo si accumula nei tendini e può svolgere un ruolo importante nelle alterazioni strutturali della matrice di collagene. Questo è particolarmente evidente nei pazienti con ipercolesterolemia familiare, disturbo del metabolismo lipidico genetico. In questo studio, è stata mostrata un’associazione tra aumento del colesterolo e patologia tendinea solo negli arti superiori. L’assunzione giornaliera di statine può essere un fattore confondente nei pazienti inclusi nello studio.
Questo studio ha mostrato un rischio maggiore di 2-3 volte di patologia tendinea negli individui con sindrome metabolica, condizione correlata a numerosi disturbi degenerativi cronici, come patologie vascolari, ictus e diabete. La sindrome metabolica è stata associata in studi precedenti a specifici disturbi tendinei, come tendinopatia della cuffia dei rotatori, lesione atraumatica della cuffia dei rotatori superoposteriore e tendinopatia achillea. L’aumento di rischio di patologia tendinea, in presenza di sindrome metabolica, include gli arti superiori e inferiori, confermando che l’associazione tra adiposità e tendinopatia non può essere completamente giustificata dall’aumento di carico tendineo.
Le strategie per ridurre i livelli di glucosio nel sangue e gestire le sindromi metaboliche potrebbero quindi essere importanti nei pazienti con patologia tendinea. Inoltre, il modificare uno stile di vita non corretto e il sovrappeso potrebbe essere utile nella prevenzione e nella gestione della patologia tendinea.
Skovgaard D, et al. Chronic hyperglycemia, hypercholesterolemia, and metabolic syndrome are associated with risk of tendon injury. Scand J Med Sci Sports. 2021 Sep;31(9):1822-1831.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/33963621/
Fisioterapista, MSc, OMPT
Passione Evidence-Based. Con la speranza di diventare un Fisioterapista migliore
https://samuelepassigli.wordpress.com/
https://orcid.org/0000-0003-2862-0116
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