Infortuni nell’arrampicata sportiva: finger flexor pulley

Negli ultimi 30 anni, l’arrampicata su roccia e indoor ha sperimentato un aumento significativo di popolarità. Nel 2019 la Federazione Internazionale di Arrampicata Sportiva, ha dichiarato che ben 44.500.000 persone in tutto il mondo praticano regolarmente arrampicata.

Le statistiche più recenti sull’arrampicata indicano che gli infortuni alle dita sono i più comuni, costituendo il 41% di tutte le diagnosi nel campione di arrampicatori. In particolare, le pulegge subiscono danni frequenti, contribuendo al 30% di tutte le lesioni alle dita. Le lesioni del finger flexor pulley system (FFPS) sono la principale causa di infortunio da overuse tra gli arrampicatori, legate al gesto tecnico utilizzato.
La presa “crimp” è un fattore critico, con flessione delle articolazioni Interfalangee prossimali (IFP) a circa 90° e iperestensione delle articolazioni interfalangee distali (IFD). Questa posizione esercita elevati livelli di stress sui flessori profondi e superficiali delle dita, controbilanciati dalle pulegge dei tendini flessori. La posizione “crimp” ha una probabilità più elevata di infortunio rispetto ad altre prese utilizzate dagli arrampicatori.
Le pulegge A2 e A4, meno deformabili e con un carico di rottura più alto rispetto ad A1, A3 e A5, possono resistere a forze di circa 431 N, equivalenti a quasi 45 kg di forza. Gli arrampicatori amatoriali, tuttavia, caricano la A2 con forze comprese tra 380 N e 700 N, superando notevolmente il limite normale tollerato. Questo sovraccarico ripetitivo può causare lesioni da overuse, anche gravi.

Le pulegge A2 e A4 sono meno deformabili e hanno un carico di rottura più alto rispetto ad altre, ma gli arrampicatori amatoriali possono superare tali limiti, causando lesioni da overuse. Le lesioni FFPS colpiscono principalmente il quarto dito, seguito dal terzo.

Si ritiene che il modello di lesione della FFPS sia progressivo, con lesioni delle pulegge A2 più frequenti. L’analisi biomeccanica suggerisce che le lesioni sono più probabili con carichi eccentrici, specialmente quando le pulegge sono sottoposte a un movimento di estensione improvvisa del dito. Le lesioni FFPS sono classificate in quattro livelli, con le pulegge A2, A3 e A4 a rischio più elevato. I sintomi includono uno “schiocco” durante l’afferrare, dolore improvviso e gonfiore con possibile intorpidimento. L’ignorare il disagio può portare a danni cronici.

La valutazione della lesione spesso coinvolge il “bowstringing” clinico, ma questo non caratterizza completamente l’entità della lesione. Non esiste una relazione diretta tra la gravità della lesione FFPS e la presenza di bowstringing clinico, rendendo la diagnosi più complessa.
Le lesioni delle pulegge anulari sono ampiamente documentate, con il quarto dito (anulare) colpito più frequentemente, seguito dal terzo dito (medio). Le rotture isolate della puleggia A2 sono le più riportate tra le lesioni significative delle dita. Il modello di lesione è progressivo e prevedibile, con la parte distale della puleggia A2 spesso danneggiata, progredendo da rotture parziali a complete. Le analisi biomeccaniche suggeriscono che le lesioni sono più probabili con carichi eccentrici, indicando una diversa capacità delle pulegge in presenza di tali carichi. La forza delle pulegge A2 del quarto dito è la più debole, mentre la puleggia A4 è costantemente più forte nel secondo dito (l’indice).
Una delle classificazioni più utilizzate nella diagnosi della rottura delle pulegge è la Pulley injury grading system

Valutazione della lesione
Gli arrampicatori che hanno subito un infortunio alla FFPS riferiscono di aver sentito uno “schiocco” mentre afferravano un appiglio.
Più comunemente, si verifica un’improvvisa insorgenza di dolore e gonfiore sulla o sulle pulegge interessate, con possibile intorpidimento e formazione di ematomi locali.
Molti arrampicatori ignorano il disagio e continuano ad arrampicare per settimane, con dolore cronico sull’aspetto volare delle dita colpite
Nel 2006, una revisione sistematica ha identificato il “bowstringing” clinico sull’aspetto volare dell’articolazione PIP come il criterio diagnostico più comune tra 29 studi. Tuttavia, sebbene diagnosticamente significativo, questo segno non fornisce un’indicazione precisa dell’entità della lesione sottostante. Valutare basandosi solo sul bowstringing non consente di determinare la prognosi e può produrre falsi negativi, soprattutto in lesioni meno gravi della FFPS. Inoltre, non esiste una relazione documentata tra la gravità della lesione della FFPS e la presenza di bowstringing clinico all’esame fisico
Il trattamento delle lesioni di grado da I a III è generalmente conservativo; l’intervento chirurgico è riservato alle lesioni di grado da I a III refrattarie al trattamento o a qualsiasi lesione di grado IV non suscettibile di trattamento conservativo. L’uso della stecca protettiva per le pulegge o la nastratura delle dita con il metodo H-tape dopo la lesione riduce la probabilità di ulteriori lesioni e fornisce un supporto adeguato alle pulegge danneggiate. Nei casi chirurgici, il dito coinvolto deve essere immobilizzato e steccato per almeno 2 settimane dopo l’intervento, e molti autori raccomandano steccati di durata ancora maggiore.

Miro PH, vanSonnenberg E, Sabb DM, Schöffl V. Finger Flexor Pulley Injuries in Rock Climbers. Wilderness Environ Med. 2021;32(2):247-258.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/33966972/

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