Gli esercizi per l’equilibrio non modificano la dipendenza visiva nei soggetti con instabilità cronica di caviglia
La distorsione laterale di caviglia (LAS) è un disturbo muscoloscheletrico molto frequente. Più del 40% dei soggetti dopo un LAS sviluppa una instabilità cronica di caviglia (CAI), condizione caratterizzata da sintomi persistenti nel lungo termine, infortuni ricorrenti e artrosi di caviglia post traumatica.
L’equilibrio in appoggio monopodalico è uno degli aspetti del controllo sensomotorio più frequentemente valutato nei soggetti con CAI per individuare alterazioni del controllo posturale. La capacità di mantenere l’equilibrio in appoggio monopodalico è fondamentale per molte attività dinamiche ed è possibile grazie alle informazioni sensoriali visive, vestibolari e somatosensoriali.
I soggetti con CAI, a causa dell’alterazione degli input somatosensoriali provenienti dal complesso caviglia/piede, hanno una dipendenza maggiore dalle informazioni visive durante l’esecuzione di compiti di controllo posturale, come il mantenimento dell’equilibrio in appoggio monopodalico.
Dato che uno scarso controllo posturale è un fattore di rischio per le distorsioni ricorrenti, è importante sapere se le strategie di trattamento (ad esempio, i training per l’equilibrio) sono efficaci per modificare la dipendenza dalle informazioni visive nei soggetti con CAI.
L’obiettivo di questa revisione sistematica con meta-analisi è stato determinare se i training per l’equilibrio alterano le strategie visive utilizzate dai soggetti con CAI durante il mantenimento dell’equilibrio in appoggio monopodalico.
I training per l’equilibrio sono efficaci per modificare la dipendenza dalle informazioni visive nei soggetti con instabilità cronica di caviglia?
I risultati di questo studio hanno mostrato che i tradizionali training per l’equilibrio non modificano la dipendenza dalle informazioni visive nei soggetti con CAI, nonostante siano efficaci nel determinare miglioramenti generali nel controllo posturale. In genere, esiste la convinzione che gli esercizi di equilibrio migliorino la “propriocezione”, che implica un miglioramento nel sistema somatosensoriale, ma le evidenze per questa ipotesi sono contrastanti. In realtà, i meccanismi responsabili del miglioramento del controllo posturale con gli esercizi di equilibrio rimangono sconosciuti.
I tradizionali training per l’equilibrio non modificano la dipendenza dalle informazioni visive nei soggetti con CAI
È possibile ipotizzare che un programma di esercizi di equilibrio senza esercizi ad occhi chiusi abbia una probabilità minore di modificare la dipendenza dalle informazioni visive. Però, l’analisi dei risultati di questo studio ha mostrato risultati simili indipendentemente dall’utilizzo di esercizi con occhi chiusi o aperti. Questo aspetto può indicare che nei training tradizionali sono effettuati pochi esercizi ad occhi chiusi.
Per ottimizzare il controllo posturale durante la riabilitazione, completare un certo numero di serie e ripetizioni non è sufficiente. Gli esercizi per l’equilibrio dovrebbero essere eseguiti con l’attenzione rivolta alla qualità, con l’obiettivo di riconoscere le informazioni sensoriali più importanti e i programmi motori migliori da utilizzare. Inoltre, più che scegliere una progressione della difficoltà degli esercizi, nei soggetti con CAI potrebbe essere più appropriato alterare la dipendenza visiva, ad esempio aumentando il dosaggio degli esercizi eseguiti ad occhi chiusi o modificando l’ordine di esecuzione (prima gli esercizi ad occhi chiusi, poi quelli ad occhi aperti), ma queste ipotesi sono da verificare.
Un altro aspetto interessante è che gli esercizi per l’equilibrio, in genere eseguiti su superfici instabili, sono effettuati con l’obiettivo di migliorare la propriocezione. È stato mostrato però che una riduzione della stabilità della superficie riduce la dipendenza dagli input sensomotori e aumenta la dipendenza dalle informazioni visive. È quindi possibile che il frequente utilizzo di esercizi a occhi aperti e delle superfici instabili promuovano la dipendenza visiva osservata nei soggetti con CAI.
Il frequente utilizzo di esercizi a occhi aperti e delle superfici instabili dopo una distorsione di caviglia potrebbe promuovere una eccessiva dipendenza visiva osservata nei soggetti con CAI
Da una prospettiva clinica, potrebbe essere opportuno promuovere gli esercizi ad occhi chiusi nelle fasi iniziali della riabilitazione, ad esempio iniziando gli esercizi in appoggio bipodalico per poi progredire ad esercizi in appoggio monopodalico. Queste attività possono ulteriormente progredire con perturbazioni e compiti dinamici. La riduzione delle informazioni visive forzerà il paziente ad affidarsi agli input somatosensoriali. Una strategia alternativa potrebbe essere eseguire attività ad occhi aperti in un ambiente poco illuminato per ridurre la dipendenza dalle informazioni visive.
Una strategia alternativa potrebbe essere eseguire attività ad occhi aperti in un ambiente poco illuminato per ridurre la dipendenza dalle informazioni visive.
Song K, Rhodes E, Wikstrom EA. Balance Training Does Not Alter Reliance on Visual Information during Static Stance in Those with Chronic Ankle Instability: A Systematic Review with Meta-Analysis. Sports Med. 2018;48(4):893–905.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/29288435/
Fisioterapista, MSc, OMPT
Passione Evidence-Based. Con la speranza di diventare un Fisioterapista migliore
https://samuelepassigli.wordpress.com/
https://orcid.org/0000-0003-2862-0116
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