Fluttuazione ormonale ed instabilità di caviglia nelle donne: esiste una correlazione?
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Le distorsioni di caviglia sono tra i traumi più comuni degli arti inferiori. Attualmente, le evidenze suggeriscono che una percentuale significativa di individui che subiscono una distorsione di caviglia sviluppa sintomi persistenti, definiti instabilità cronica di caviglia (CAI).
Poiché questa complicanza sembra essere, sebbene in misura minore, più frequente nel sesso femminile, è stato indagato l’impatto delle fluttuazioni ormonali su stabilità e lassità di caviglia, valutando il loro possibile contributo nello sviluppo del CAI.
Analogamente a quanto osservato negli studi sul legamento crociato anteriore, gli estrogeni inibiscono la sintesi del collagene, con conseguente aumento dell’elasticità e diminuzione del tono e della rigidità muscolare. Questi fattori contribuiscono a rendere i legamenti più lassi, aumentando la predisposizione a potenziali problematiche legamentose di caviglia.
Equilibrio, stabilità posturale e lassità legamentosa, in particolare nell’articolazione della caviglia, variano durante il ciclo mestruale. Nella fase di ovulazione si registrano i più alti tassi di oscillazione posturale, elasticità e lassità dell’articolazione di caviglia, insieme a diminuzione di tono e rigidità muscolotendinea, indicando una compromissione dell’equilibrio e una maggiore instabilità. È interessante notare come nelle prove di equilibrio meno impegnative non siano presenti differenze significative in relazione alla fluttuazione ormonale, mentre, all’aumentare della difficoltà dei test, il rapporto tra l’attività di tibiale anteriore e peroneo lungo ha mostrato differenze rilevanti.
Durante l’ovulazione, rispetto alla fase follicolare, è presente anche una maggiore attività del tibiale anteriore, interpretabile come una risposta muscolare compensatoria dovuta ai maggiori tassi di oscillazione della caviglia. Sempre durante l’ovulazione, le strutture tendinee risultano più flessibili e, di conseguenza, le prestazioni possono diminuire soprattutto in attività che richiedono una generazione di forza maggiore o più rapida.
Anche la fascia plantare risulta influenzata dalle variazioni ormonali. È stato osservato aumento della lunghezza e diminuzione dello spessore della fascia plantare durante l’ovulazione, contribuendo, sebbene in misura non ancora del tutto chiara, alla diminuzione della stabilità del complesso piede-caviglia.
Durante l’ovulazione, quando i livelli di estrogeni sono più elevati, si riduce l’equilibrio, aumenta l’oscillazione posturale e cresce la lassità legamentosa.
Sebbene il concetto di sincronizzazione del ciclo (“cycle syncing”) come strategia preventiva stia guadagnando popolarità attraverso i social media, la letteratura primaria su questo argomento è ancora limitata e di bassa qualità. Diventa quindi essenziale approfondire il ruolo di questa pratica come strumento di allenamento e prevenzione, al fine di migliorare le procedure cliniche e ottimizzare la gestione dell’atleta.
Pur considerando che i cambiamenti osservati nelle donne sono multifattoriali, a causa dei cambiamenti
ciclici indotti dagli estrogeni, comprendere la fisiopatologia e la biomeccanica che sottendono l’aumentata incidenza di distorsioni di caviglia e CAI nelle atlete rappresenta un passo fondamentale per gestione e trattamento dell’atleta.
Hartman H, et al. Hormonal Fluctuation and Ankle Instability in Women-Is There a Correlation? Foot Ankle Orthop. 2024 Nov 27;9(4):24730114241300140.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/39610646/
Fisioterapista, OMPT
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