Fattori di rischio per infortuni alla spalla nei triatleti amatoriali

Il triathlon è uno sport multidisciplinare che combina nuoto, bici e corsa. Negli anni la sua popolarità è aumentata notevolmente sia tra gli atleti amatoriali sia tra i professionisti, tanto che una delle competizioni più popolari è rappresentata dall’Ironman (3800m di nuoto, 180 km di bici, 42,2 km di corsa).

Mentre la natura multidisciplinare di questo sport favorisce un rinforzo muscolare a livello globale, l’alto volume di allenamento e l’intenso stress fisico delle competizioni provoca forti sollecitazioni al corpo. Come conseguenza sono frequenti infortuni sia acuti sia da overuse, con una prevalenza compresa tra il 37% e il 91%. Gli infortuni più frequenti interessano l’arto inferiore, la schiena e la spalla. Nonostante esistano studi che indagano i fattori di rischio interni e quelli esterni tra i triatleti, i risultati emersi sono contrastanti. In particolare, nessuno studio ha valutato in modo approfondito i fattori associati agli infortuni acuti e da overuse della spalla.

L’obiettivo di questo studio epidemiologico retrospettivo è stato analizzare la prevalenza degli infortuni acuti e da overuse associati alla spalla tra i triatleti e individuare eventuali fattori di rischio, col fine di sviluppare potenziali strategie preventive.

Dei 193 triatleti amatoriali inclusi nello studio, 109 (56%) venivano da un background di corsa, 40 (21%) dal nuoto, 25 (13%) dalla bici e 19 (10%) da altri sport. La media delle ore di allenamento settimanale era di circa 11 ore, suddivisa in 4 ore alla settimana di bici, 4 di corsa, 2 di nuoto e un ora di esercizi di forza.

In totale 36 atleti (19%) hanno sviluppato un infortunio da overuse alla spalla nei 12 mesi precedenti indagati, 12 (6%) un infortunio acuto e 5 (3%) entrambe le tipologie di infortunio. 7 infortuni acuti (58%) si sono verificati durante l’allenamento di bici, mentre 31 infortuni da overuse (86%) sono stati imputati all’allenamento di nuoto.

In generale da questo studio è emerso che gli infortuni da overuse della spalla sono molto più comuni rispetto agli infortuni acuti tra i triatleti amatoriali. In particolare, è stato mostrato che l’uso regolare di palette (hand paddles) durante l’allenamento di nuoto, usate regolarmente da 115 atleti (60%), è associato in maniera significativa agli infortuni da overuse della spalla, mentre non lo è il volume di allenamento. Quindi, come confermato anche da altri studi, l’uso di palette può essere considerato un fattore di rischio per l’insorgenza di infortuni da overuse alla spalla.

Un’altra associazione significativa emersa nell’analisi dei dati è stata tra gli infortuni acuti di spalla e la provenienza degli atleti da un background di bici. Una spiegazione possibile può essere il fatto che gli atleti con questo tipo di background dedicano più tempo all’allenamento in bici rispetto agli altri atleti. La maggior parte di questi infortuni avvengono a causa di una caduta accidentale durante l’allenamento ed è quindi molto difficile attuare strategie preventive, specialmente in gara.

Sempre per quanto riguarda gli infortuni acuti della spalla, risulta un’altra associazione significativa con il volume di allenamento di forza settimanale, quindi con il dosaggio del carico degli esercizi di rinforzo. La letteratura su questo punto mostra risultati contrastanti, ma considerando quanto emerso da questo studio, sarebbe opportuno monitorare in maniera adeguata il carico progressivo, specialmente per quanto riguarda l’integrazione di nuovi esercizi all’interno dell’allenamento e quindi supervisionare il training come strategia di prevenzione per il controllo del carico rispetto alla capacita di carico dell’atleta.

Schorn D, Vogler T, Gosheger G, et al. Risk factors for acute injuries and overuse syndromes of the shoulder in amateur triathletes – A retrospective analysis. PLoS One. 2018;13(6):e0198168.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/29856780/

Elena Tassinari

Fisioterapista, OMPT
www.fisiopieve.it