Efficacia dell’osteopatia e della terapia manuale nella malocclusione
La malocclusione è caratterizzata da uno scorretto allineamento dei denti e/o da una chiusura errata delle arcate dentali. La classificazione più usata è quella di Angle. L’eziologia della malocclusione è importante per sviluppare un efficace trattamento, ma ad oggi non è stata del tutto compresa. Alcuni aspetti funzionali rappresenterebbero il punto di partenza per trattamenti manipolativi, ma non esistono evidenze tra lo sviluppo della malocclusione ed eventuali fattori di rischio (es. succhiarsi il pollice).
Molti autori hanno definito la respirazione orale come un fattore contribuente alla malocclusione, evidenziando la relazione tra postura, respiro e bocca (Mew et al. 2004); la prognazia è infatti strettamente associata ad una respirazione orale. Analizzando la funzionalità della lingua sono nate diverse teorie che hanno permesso di sviluppare approcci terapeutici come la terapia miofunzionale (MFT). Una teoria è quella in cui la lingua si trova in un alterata posizione di riposo a causa della posizione aperta della bocca che porta poi alla deglutizione atipica.
Da un punto di vista osteopatico, la dinamica cranio-facciale è di grande interesse come fattore eziologico in quanto vi è una buona possibilità di influenzarla nei primi anni di vita del bambino. Diversi autori hanno discusso gli effetti del processo di nascita sulla dinamica cranio-facciale e l’incidenza della malocclusione (Cattaneo et al. 2005). La posizione del mascellare e della mandibola sono date dall’equilibrio del tono muscolare del collo e il peso del cranio; questo equilibrio, controllato dalla tensione della dura madre intracranica è stato studiato (Sato et al. 2000) evidenziando una correlazione tra la flessione dello sfenoide e lo sviluppo di malocclusione in classe II di Angle.
Altri autori collegano invece il vertical strain inferiore della sfenobasilare ad un aumento dell’overjet (James et al. 2005, 2006). I concetti per il trattamento della malocclusione sono costruiti su modelli eziologici che sono ben lontani dall’essere basati sull’evidenza. Lo scopo di questa revisione è colmare queste lacune, cercando di indagare l’efficacia di approcci terapeutici manipolativi.
Cinque studi hanno comparato la MFT rispetto alla MFT associata ad un trattamento ortodontico, uno di questi (Benkert et al. 1997), il migliore da un punto di vista metodologico, mostrava un miglioramento nell’overbite e nell’overjet nel gruppo dei pazienti trattati esclusivamente con la terapia manuale senza l’uso dell’apparecchio ortodontico. Sono stati inclusi nella ricerca tre studi osteopatici, solo uno era un RCT (Bombardini et al. 2004). Pur presentando delle lacune da un punto di vista metodologico (non vi era omogeneità nel tipo di malocclusione in quanto non esistevano dei precisi criteri di inclusione), lo studio ha mostrato un miglioramento dei parametri studiati (overbite, overjet, forma del mascellare) nel gruppo che riceveva il trattamento.
In conclusione vi è scarsa evidenza che la forma delle arcate dentarie e la relazione tra esse possa essere influenzata, in una certa misura, da approcci terapeutici manuali. In termini di efficacia dei vari approcci di trattamento, vista l’eterogeneità dei campioni, non è stato possibile valutare differenze statistiche. Per la MFT, alcuni case report e case series hanno suggerito una certa efficacia nel trattamento del morso aperto. Poche sono ad oggi le evidenze per attribuire all’osteopatia e ad altri approcci terapeutici manuali un efficacia positiva, negativa o nulla sulle malocclusioni. Tuttavia, visti alcuni risultati promettenti trovati in questa recensione vi è la necessità di svolgere ricerche di alta qualità per provare o confutare l’efficacia di tali approcci nel trattamento della malocclusione.
Thomas Andresen, Chris Bahr, Cristian Ciranna-Raab. Efficacy of osteopathy and other manual treatment approaches for malocclusion – A systematic review of evidence. International Journal of Osteopathic Medicine, Volume 16, Issue 2, June 2013, Pages 99-113
Fisioterapista, MSc, SPT
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