Effetti della corsa sui muscoli e sulle ossa del piede
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Ossa e muscoli sono tessuti con una capacità di adattamento, strutturale e funzionale, che si sviluppa in risposta all’esposizione al carico meccanico e alla richiesta metabolica. Il carico ripetuto può causare una risposta ipertrofica positiva nell’osso e nei muscoli; al contrario, una riduzione del carico come conseguenza dell’immobilizzazione o dell’inattività fisica determina una riduzione del trofismo muscolare e una riduzione della qualità dell’osso.
L’obiettivo di questa revisione sistematica è stato indagare l’effetto della corsa sull’adattamento muscoloscheletrico del piede riassumendo i risultati di 16 studi.
Evidenze molto limitate indicano che la corsa è associata con un aumento delle dimensioni e della forza dei muscoli intrinseci del piede. Questa risposta adattativa potrebbe essere correlata al tipo di scarpa (in particolare, alle scarpe con un indice di minimalismo maggiore) e alle modificazioni cinematiche associate. Un piede più forte potrebbe rappresentare un adattamento positivo come risposta al carico ripetitivo imposto dalla corsa e contribuire a una riduzione del rischio di infortuni. Un limite importante è la mancanza di strumenti progettati per misurare con un’adeguata validità la capacità di generare forza dei muscoli intrinseci del piede, rendendo così difficile un confronto tra i risultati degli studi.
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Numerosi studi hanno mostrato un aumento della densità ossea nei segmenti corporei sottoposti al carico durante l’attività fisica. In particolare, la corsa determina un aumento della densità ossea a livello del calcagno. Le forze di impatto potrebbero quindi influenzare gli adattamenti ossei. Una limitazione importante è che gli effetti della corsa sulle ossa del piede è stata indagata esclusivamente a livello del calcagno, senza inoltre prendere in considerazione con precisione lo schema di appoggio (avampiede vs retropiede), il tipo di scarpa e il volume di allenamento. Inoltre, la scelta del calcagno come indicatore delle caratteristiche ossee del piede è discutibile in quanto questa struttura è meno soggetta a fratture da stress rispetto ad altre. Ad esempio, le evidenze indicano che le fratture da stress ad alto rischio includono lo scafoide, la base del V metatarso, l’astragalo, la base del II metatarso e il malleolo mediale. Le fratture a basso rischio includono il calcagno.
Altro aspetto importante è che la forza dell’osso non dipende esclusivamente dalla densità ossea, ma anche dalla geometria, dalla qualità (metabolismo e turnover del collagene) e dalla morfologia delle trabecole.
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Garofolini A, Taylor S. The effect of running on foot muscles and bones: A systematic review. Hum Mov Sci. 2019 Jan 22;64:75-88.
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/30682645
Fisioterapista, MSc, OMPT
Passione Evidence-Based. Con la speranza di diventare un Fisioterapista migliore
https://samuelepassigli.wordpress.com/
https://orcid.org/0000-0003-2862-0116
Andrea
Bellissimo