Disturbi temporomandibolari e dizziness cervicogenica: relazioni tra ROM cervicale e parametri clinici
“Disturbi temporomandibolari” (TMD) è un termine collettivo che designa una serie di condizioni cliniche che coinvolgono la muscolatura masticatoria e/o l’articolazione temporomandibolare (ATM) e le strutture associate, per le quali uno squilibrio che coinvolge una componente di queste strutture può compromettere la funzionalità del sistema nel suo complesso. L’eziopatogenesi dei DTM rimane poco chiara, anche se si ritiene che sia multifattoriale, includendo fattori biomeccanici, neuromuscolari, psicosociali e biologici. Per la classificazione di questi disturbi si utilizzano i Diagnostic Criteria for TMD (DC/TMD), che dividono i TMD in due sindromi: TMD correlato al muscolo (TMD miogeno), talvolta chiamato TMD secondario a dolore miofasciale e TMD correlato all’articolazione (TMD artrogeno) o TMD secondario a vera patologia articolare. Il TMD miogeno è più comune e, nella sua forma pura, manca di apparenti cambiamenti radiografici distruttivi della ATM e può essere causato da eziologie multiple, come il bruxismo e il serraggio diurno della mandibola, mentre il DTM artrogeno può essere ulteriormente distinto in disturbo da spiazzamento del disco, dislocazione cronica ricorrente, disturbo degenerativo dell’articolazione, condizioni artritiche sistemiche, anchilosi, infezioni e neoplasie, con la presenza di alterazioni e deterioramento dell’ATM alla radiografia.
Negli ultimi anni, vari autori hanno discusso l’influenza dell’apparato stomatognatico sulla postura del corpo e, in particolare, sui sintomi tipicamente legati a disfunzioni della colonna cervicale, quali vertigini, dolore cervicale, rumori articolari e affaticamento muscolare. Inn base ad alcuni studi sembra esistere una correlazione tra i TMD e la postura cervicale, oltre alla limitata mobilità del rachide cervicale evidenziata nei soggetti con DTM. Tuttavia, studi recenti si sonno espressi criticamente su questa argomentazione, mostrando l’assenza di differenze nella postura del corpo tra i soggetti con e senza dislocazione unilaterale del disco nella ATM e affermando che la letteratura disponibile su questo argomento si concentra principalmente sui soggetti con dolore da TMD, ipotizzando che la presenza di dolore possa provocare una richiesta di adattamenti posturali cervicali, cambiamenti posturali che quindi rappresenterebbero gli effetti e non la causa dei sintomi.
Rimane quindi ancora poco chiaro quanto possa esserci in comune tra TMD e disturbi del rachide cervicale, come le vertigini cervicogeniche (CGD): è stato suggerito che la potenziale relazione potrebbe risiedere nelle connessioni neurofisiologiche tra le due regioni, con evidenze che mostrano la convergenza di input afferenti e molteplici influenze reciproche dell’attività masticatoria e della muscolatura cervicale. Il range di movimento cervicale (CROM) è stato indicato come un metodo utile per valutare l’entità degli impairment cervicali, soprattutto se abbinato a una batteria di test clinici utilizzati per la valutazione di vertigini percepite, paura dei movimenti, ansia, depressione e funzionalità della mandibola. In questo contesto, considerando la necessità di chiarire ulteriormente le connessioni tra fisiopatologia dei TMD e CGD, l’obiettivo di questo studio è stato quello di analizzare il CROM e i parametri clinici nei pazienti affetti da TMD miogeno, cioè il dolore alla palpazione manuale dei muscoli massetere e/o temporale e assenza di dolore spontaneo, rispetto ai pazienti che presentano sia TMD che CGD (TMD/CGD), CGD da sola e in un gruppo di soggetti sani.
Sono stati inclusi nello studio 46 soggetti con diagnosi di TMD, 49 soggetti sofferenti di CGD, 43 soggetti con TMD/CGD e 98 soggetti sani. I 4 gruppi di soggetti sono stati sottoposti ai seguenti test: misurazione del CROM con goniometro, questionari autoriferiti quali Italian Dizziness Handicap Inventory per le limitazioni funzionali, emozionali e fisiche, Tampa Scale for Kinesiophobia a 17 item per la paura del movimento, Hospital Anxiety and Depression Scale per ansia e depressione, Jaw Functional Limitation Scale 20 (JFLS-20) per la mobilità della mandibola.
I pazienti affetti da TMD/CGD e CGD hanno dimostrato una riduzione significativa dei gradi di movimento della colonna vertebrale in tutti e sei i piani rispetto ai pazienti affetti da TMD. Tutti e tre i gruppi sono risultati avere valori di CROM significativamente inferiori rispetto ai soggetti sani. Non sono state riscontrate differenze significative nel confronto tra pazienti affetti da TMD/CGD e CGD.
I pazienti affetti da TMD/CGD e CGD hanno dimostrato valori significativamente più alti nelle scale DHI e relative sottoscale, TSK-17 e HADS e relative sottoscale rispetto ai pazienti affetti da TMD, inoltre questi tre gruppi sono risultati avere valori significativamente più alti in tali scale rispetto ai soggetti sani. Non sono state riscontrate differenze nel confronto tra pazienti affetti da TMD/CGD e CGD. I pazienti affetti da TMD/CGD e TMD hanno dimostrato valori più alti alla JFLS-20 e relative sottoscale se confrontati sia con CGD che con i soggetti sani. TMD/CGD hanno anche dimostrato valori significativamente più alti nella JFLS-20 rispetto ai pazienti affetti da TMD e i pazienti affetti da CGD hanno dimostrato valori significativamente più alti in tutte le sottoscale JFLS-20 rispetto ai soggetti sani. Sono state riscontrate significative correlazioni negative nei pazienti affetti da TMD/CGD e TMD tra lil punteggio totale JFLS-20 e CROM in flessione ed estensione. Sono state riscontrate numerose correlazioni positive significative tra punteggi DHI totale, TSK-17 e HADS in tutti e tre i gruppi di pazienti.
Secondo gli autori, questo studio ha dimostrato per la prima volta un’associazione tra impairment di movimento del rachide e DTM, prendendo in considerazione tre diversi tipi di disturbi del rachide cervicale e dell’ATM. Tuttavia, sono necessari studi futuri per chiarire le relazioni tra il rachide cervicale superiore e DTM al fine di identificare un’eventuale connessione causale.
Micarelli A, Viziano A, Granito I, Micarelli RX, Augimeri I, Alessandrini M. Temporomandibular disorders and cervicogenic dizziness: Relations between cervical range of motion and clinical parameters [published online ahead of print, 2020 Jun 16]. Cranio. 2020;1-10.
Fisioterapista, MSc, OMPT
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