Cinematica dell’anca in soggetti con o senza dolore nella regione dell’anca
Il dolore nella regione dell’anca nei giovani e negli adulti, conseguente a disturbi come sindrome da impingement femoroacetabolare (FAI), displasia acetabolare e lesioni del labbro, contribuisce all’insorgenza di dolore importante e limitazione di funzionale. Capire la relazione tra cinematica dell’anca, forza muscolare e morfologia ossea potrebbe aiutare i clinici nella gestione del trattamento. In particolare, i compiti funzionali in appoggio monopodalico potrebbero contribuire ad individuare possibili alterazioni cinematiche presenti durante il cammino o l’esecuzione di uno squat bipodalico. Gli esercizi monopodalici, come il single leg squat e lo step down, richiedono una performance neuromuscolare necessaria per mantenere l’equilibrio e garantire la qualità del movimento degli arti inferiori nell’escursione di movimento richiesta. Inoltre, la forza dei posterolaterali di anca svolgono un ruolo importante durante l’esecuzione di compiti funzionali quotidiani nella stabilità sia della pelvi nella fase di appoggio sia dell’anca stessa.
Gli obiettivi principali di questo studio trasversale sono stati 1) confrontare la cinematica dell’anca durante il single leg squat e lo step down e 2) indagare la relazione tra cinematica di anca, forza dei muscoli dell’anca e morfologia ossea in pazienti con dolore di anca e soggetti asintomatici.
Sono stati inclusi soggetti con dolore all’inguine o dolore profondo nell’aspetto anteriore dell’anca presente da più di tre mesi, con punteggio > 3/10 al NPRS. Il dolore doveva essere riprodotto con il test di flessione, adduzione e rotazione interna (FADIR). I partecipanti asintomatici non riportavano alcuna storia di dolore all’anca o di disturbi agli arti inferiori. Sono stati esclusi soggetti con storia di chirurgia o frattura dell’anca, sovrappeso, controindicazioni alla risonanza magnetica, deficit neuromuscolari di coordinazione o equilibrio, gravidanza o possibile radicolopatia in zona lombare individuata con i test di screening.
Sono stati inclusi 80 partecipanti e che hanno completato dei questionari di autovalutazione iniziali che includevano la storia demografica e medica, punteggio al University of California Los Angeles activity (UCLA), punteggio al Hip Osteoarthritis and disability Outcome (HOOS) e punteggio al Modified Harris Hip Score (MHHS).
Dopo un riscaldamento iniziale su treadmill o cyclette, è stata effettuata una valutazione con dinamometro della forza dei muscoli rotatori esterni e abduttori di anca.
La valutazione delle principali variabili cinematiche è stata effettuata con un sistema di analisi video in 3D durante l’esecuzione del single leg squat e dello step down. L’indicazione principale durante lo svolgimento dei test è stata di tenere le braccia incrociate al petto e di eseguire gli esercizi senza perdere l’equilibrio. L’altezza dello step è stata calibrata in base all’altezza del soggetto: 15.2 cm per altezza <163 cm, 20.3 cm per altezza compresa tra 163-180 cm e 25.4 cm per altezza >180 cm.
La morfologia ossea di pelvi e femore è stata indagata attraverso risonanza magnetica.
I risultati dello studio hanno mostrato che i pazienti con dolore di anca presentavano una flessione minore sia di anca sia di ginocchio e una ridotta profondità nel single leg squat, confrontati con i soggetti asintomatici. Non sono state osservate differenze cinematiche nell’esecuzione dello step down. Inoltre, la ridotta flessione di anca nel single leg squat era associata a una debolezza dei muscoli abduttori di anca.
Nonostante la debolezza degli abduttori d’anca e dei rotatori esterni e la lunga storia di dolore, i pazienti sintomatici hanno mostrato un’adduzione e una rotazione esterno simili a quelli dei soggetti asintomatici.
A causa del designo dello studio, non è possibile stabilire la relazione temporale tra forza dei muscoli abduttori e gli angoli di flessione di anca. La debolezza muscolare è stata riscontrata nei pazienti con dolore e rappresenta un fattore modificabile con la riabilitazione. Inoltre, non è stata valutata la cinematica di caviglia e tronco, che può influenzare la cinematica dell’anca. Altri fattori che possono spiegare le differenze mostrate non sono stati indagati, come per esempio la paura del movimento, il processo di anticipazione, il dolore provocato dal test o lo scarso controllo neuromuscolare.
Nei partecipanti asintomatici, una minor copertura acetabolare era associata ad angoli minori di flessione d’anca durante il single leg squat e angoli maggior di inclinazione del collo femorale erano associati a una minore rotazione interna durante lo step down.
Studi precedenti confermano l’assenza di differenze nell’adduzione d’anca tra i soggetti asintomatici e i pazienti con FAI. È possibile che alterazioni cinematiche, come un’adduzione eccessiva, siano presenti in sottogruppi di persone, nonostante la presenza o assenza di dolore, e possa precedere il disturbo stesso. Inoltre, la relazione tra cinematica dell’anca e comparsa del dolore non ancora è stata studiata in maniera prospettica.
Il campione di pazienti inclusi nello studio rappresenta una popolazione eterogenea. I pazienti sintomatici inclusi hanno riportato un consistente dolore d’anca riprodotto con il FADIR test, test sensibile ma non specifico. Sebbene sia stata raccolta la storia pregressa e fatto uno screening per escludere dolore riferito da altre fonti, è possibile che lo stesso dolore possa essere dovuto ad altri distretti o strutture (per esempio, ileopsoas). Questo studio analizza dati preliminari, l’interazione dei molteplici fattori associati al dolore d’ anca dovranno essere indagati con ulteriori studi.
In sintesi, confrontati con i soggetti asintomatici, i pazienti con dolore nella regione dell’anca hanno una ridotta flessione di anca e di ginocchio e una minore profondità nel single leg squat. La ridotta flessione di anca è associata con una debolezza dei muscolo abduttori.
Implicazioni
I pattern di movimento alterati dell’arto inferiore e la debolezza muscolare rappresentano dei fattori che possono essere modificati con la riabilitazione nei pazienti con dolore d’anca.
Harris-Hayes M, Hillen TJ, Commean PK, et al. Hip Kinematics During Single Leg Tasks in People With and Without Hip-Related Groin Pain and the Association Among Kinematics, Hip Muscle Strength and Bony Morphology [published online ahead of print, 2020 Jan 6]. J Orthop Sports Phys Ther. 2020;1–26.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/31905098/
Fisioterapista, studente SPT, Tecnico Federale FIPE II livello
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