Attività dei muscoli abduttori di anca durante variazioni nell’esecuzione della “conchiglia”

Il rinforzo dei muscoli abduttori di anca è spesso inserito nel trattamento del low back pain, del dolore femororotuleo, nella sindrome della bandelletta ileotibale e nell’instabilità cronica di caviglia.

Nonostante numerosi studi abbiano indagato l’attivazione dei muscoli gluteo medio (GMed) e gluteo massimo (GMax), le informazioni sull’influenza degli esercizi per i muscoli abduttori di anca sul tensore della fascia lata (TFL) sono limitate. Il reclutamento del TFL come abduttore dominante di anca (eccessiva rotazione interna dell’arto inferiore nel cammino o nei pattern di movimento) può determinare atrofia e non uso del GMed. Di conseguenza, nella scelta degli esercizi il clinico dovrebbe considerare l’attivazione relativa dei muscoli dell’anca.

La “conchiglia” è un esercizio terapeutico comunemente utilizzato nelle prime fasi del rinforzo degli abduttori di anca. Durante l’esecuzione della conchiglia, l’attivazione del GMed e del GMax è maggiore con il bacino in posizione neutra. Inoltre, l’attivazione del GMed, indipendentemente dalla posizione del bacino, è maggiore se l’esercizio è eseguito con una flessione di anca di 60°.

L’attivazione del TFL, inferiore rispetto al GMed e al GMax, non è influenzata dalla posizione del bacino o dalla flessione di anca.

L’estensione e la rotazione esterna di anca ottimizzano quindi l’attivazione dei muscoli glutei limitando l’attività del TFL. Inoltre, l’esercizio della conchiglia eseguito contro resistenza riduce ulteriormente l’attivazione del TFL, se il bacino è stabilizzato correttamente.

Willcox EL, Burden AM. The influence of varying hip angle and pelvis position on muscle recruitment patterns of the hip abductor muscles during the clam exerciseJ Orthop Sports Phys Ther. 2013;43(5):325–331.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/23485733/

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