Associazione tra infortuni ossei da stress nella corsa e sport multidirezionali in età giovanile

Gli infortuni ossei da stress (BSI) (Leggi anche Fratture da stress negli atleti adolescenti: fattori di rischio, diagnosi e gestione) insorgono come conseguenza di fatica meccanica quando il carico ripetitivo provoca microdanni. Il microdanneggiamento è un fenomeno normale che determina un rimodellamento osseo. Una gestione non ottimale dell’allenamento (es. progressione troppo rapida dei carichi o recuperi insufficienti) può causare un accumulo di microdanni con insorgenza di un BSI.
Una strategia per ridurre gli stress tissutali per un determinato carico è avere delle ossa più forti. Un sistema scheletrico più forte può essere sviluppato con un adattamento meccanico dell’osso.

Partecipare in sport multidirezionali in età giovanile può contribuire a costruire uno scheletro più forte e ridurre il rischio di successivi BSI. Sport con la palla, come calcio e basket, prevedono carichi multidirezionali, con deformazioni di elevata entità e velocità in diverse regioni dell’osso.

Le ragazze che praticano corsa campestre hanno la percentuale maggiore di BSI. Una scarsa salute ossea può essere un fattore responsabile. Il 40% delle adolescenti che praticano corsa campestre ha una ridotta densità ossea e, in alcuni casi, una condizione contribuente potrebbe essere un insufficiente apporto calorico per soddisfare il fabbisogno energetico. Anche la specializzazione sportiva nella corsa in età giovanile (correre per più di 9 mesi all’anno senza partecipare in altri sport) potrebbe rappresentare un fattore contribuente (Leggi anche Specializzazione vs diversificazione sportiva nei giovani atleti)

Le ragazze che praticano corsa campestre con storia di partecipazione in sport multidirezionali (calcio, basket o entrambi) prima e durante il periodo di crescita puberale (scheletro ancora immaturo) hanno migliori dimensioni, microarchitettura e forza ossea a livello di tibiale distale, diafisi peroneale, scafoide, base del V metatarso e II metatarso, se confrontate con runner che hanno sempre solamente corso (ed eventualmente praticato anche sport a basso impatto, come nuoto e ciclismo).

I principali guadagni nelle dimensioni ossee associate con il carico meccanico si sviluppano durante il rapido rimodellamento nello scheletro immaturo, anche se è possibile influenzare questo aspetto negli individui che hanno già raggiunto una maturità ossea. I cambiamenti di dimensione dello scheletro indotti in età giovanile hanno la potenzialità di persistere nel lungo termine, evidenziando che praticare sport multidirezionali durante la crescita e ritardare la specializzazione nella corsa sono aspetti importanti da promuovere.

Warden SJ, Sventeckis AM, Surowiec RK, Fuchs RK. Enhanced Bone Size, Microarchitecture, and Strength in Female Runners with a History of Playing Multidirectional Sports. Med Sci Sports Exerc. 2022 Dec 1;54(12):2020-2030.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/35941520/

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