Plantari per la gestione dei piedi piatti in età pediatrica

Nonostante decenni di attenzione e indagini, il piede piatto in età pediatrica continua ad essere un dilemma per clinici, ricercatori e pazienti. Alcuni piedi piatti sono associati a dolore, ma non tutti i piedi piatti sono dolorosi o causano limitazioni funzionali. La prevalenza riportata per i piedi piatti in età pediatrica varia notevolmente, dal 44% al 70% in ragazzi con età compresa tra 3 e 4 anni, fino al 40% in ragazzi con età maggiore di 6 anni e fino al 23% in ragazzi con età tra 7 e 14 anni.

Un aspetto non ancora completamente compreso è lo sviluppo della morfologia del piede pediatrico nei primi 10 anni di vita. La definizione di piede piatto, sebbene non universale, trova accordo tra gli autori su posizione del retropiede (in eversione) e morfologia dell’arco longitudinale mediale (ridotto in altezza). Ciò che è universale e comprensibile è la preoccupazione per dolore e limitazioni funzionali che possono insorgere in alcuni bambini con piedi piatti.

Le opzioni di trattamento per i piedi piatti in età pediatrica variano da approcci non chirurgici a chirurgici. La gestione chirurgica è rara e in genere è proposta solo dopo il fallimento delle strategie non invasive o per piedi piatti rigidi. Le strategie non chirurgiche comprendono educazione, plantari, stretching, esercizi di rinforzo muscolare, consigli sulle calzature e, meno frequentemente, stimolazione elettrica, immobilizzazione e strategie per la riduzione del peso.

Il razionale alla base dei plantari, come strategia di trattamento per i piedi piatti pediatrici, è il miglioramento della postura del piede, con l’obiettivo di favorire uno schema del passo più efficiente. Insieme alla scelta delle calzature (come scarpe anti-pronazione), i plantari rappresentano il metodo di trattamento più utilizzato per i piedi piatti pediatrici.

L’obiettivo di questa revisione Cochrane, che ha incluso 16 RCT con un totale di 1058 ragazzi (età compresa tra 11 mesi e 19 anni), è stato valutare l’efficacia dei plantari come strategia di trattamento per i piedi piatti pediatrici.

I risultati dello studio mostrano che non esistono evidenze a supporto dell’efficacia dei plantari nei ragazzi con piedi piatti flessibili asintomatici.

Molti casi di piedi piatti pediatrici sono compresi nei range di normalità. Inoltre, il piede piatto migliora in molti casi con la crescita nei primi 10 anni. È fondamentale che la gestione di questa condizione sia guidata da solide evidenze scientifiche per evitare un’ipermedicalizzazione di un fenomeno che può rientrare in un range di normalità e trattamenti non necessari.
Lo screening nei bambini per i piedi piatti è una pratica ingiustificata, sia da un punto di vista logico che economico. Molti piedi piatti sono flessibili e senza dolore. Sfatare idee sbagliate sulla postura del piede in età pediatrica può permettere di risparmiare risorse in termini di visite mediche, costi di trattamenti non necessari e identificazione di problemi non esistenti.

Comunque, un piede piatto doloroso o rigido richiede diagnosi e trattamento appropriati. Sottogruppi specifici di bambini hanno patologie predisponenti al dolore del piede, come artrite giovanile idiopatica, eccessiva lassità articolare (come sindromi di Ehlers-Danlos, Down o Marfan), disturbi neuromuscolari (come paralisi cerebrale e distrofia muscolare) e sinostosi tarsale. Queste condizioni devono essere considerate nella diagnosi differenziale in caso di piede piatto doloroso in età pediatrica.

Evans AM, et al. Foot orthoses for treating paediatric flat feet. Cochrane Database Syst Rev. 2022 Jan 14;1(1):CD006311.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/35029841/

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