Hai dolore a tallone o fascia plantare? Cammina senza scarpe!

Il dolore persistente nella regione plantare del tallone (PHP) causa un’importante riduzione della qualità della vita. Le linee guida recenti per la gestione di questo disturbo raccomandano strategie passive, nonostante nessun approccio sia stato identificato migliore degli altri. I programmi attivi basati su esercizio sono basati su opinione di esperti ed esperienze cliniche.
Nei pazienti con PHP sono spesso consigliati plantari, scarpe con particolati caratteristiche o solette, con l’obiettivo di modificare la biomeccanica del piede o ridurre il carico sulla fascia plantare, ma le evidenze a supporto di queste strategie sono contrastanti.
Negli ultimi anni il cammino senza scarpe ha ricevuto molta attenzione per i potenziali benefici. Camminare abitualmente senza scarpe determina numerose caratteristiche, anatomiche e funzionali, differenti rispetto al camminare con le scarpe. Ad esempio, camminare a piedi scalzi trasferisce principalmente la pressione all’avampiede, riducendo di conseguenza la pressione sul tallone e migliora forza dei muscoli intrinseci del piede, propriocezione ed equilibrio.

L’obiettivo di questo studio è stato confrontare gli effetti nel breve termine di un programma di 4 settimane di cammino senza scarpe su treadmill, rispetto ad un cammino con le scarpe, in pazienti con PHP persistente.

Sono stati inclusi 60 pazienti con diagnosi di PHP con sintomi presenti da più di 12 mesi Lo studio ha incluso 3 valutazioni: (1) baseline (t0); (2) dopo aver completato un programma di cammino (t1) e (3) ad un follow-up dopo un mese dal termine del programma (t2).
Il programma di cammino su treadmill prevedeva un totale di 8 sessioni bi-settimanali. I pazienti assegnati al gruppo di controllo indossavano le proprie scarpe, quelli nel gruppo sperimentale non indossavano scarpe né calzini durante le sessioni di cammino. Per entrambi i gruppi, la prima sessione ha avuto una durata di 10 minuti e, nelle 4 settimane, il tempo di cammino ha raggiunto almeno 30 minuti, in base alle capacità dei pazienti.

I risultati dello studio hanno mostrato che 4 settimane di cammino senza scarpe determinano un miglioramento maggiore di dolore (SF-36, dolore al primo passo e dolore alla pressione) e funzionalità (tempo e velocità nelle sessioni su treadmill, tempo trascorso a camminare durante il periodo di studio e test clinici) rispetto al cammino con le scarpe.
A t1, entrambi i gruppi hanno mostrato miglioramenti significativi, con outcome più favorevoli nel gruppo cammino senza scarpe. Al termine del programma (t1), il gruppo cammino senza scarpe ha camminato durante la settimana più tempo a piedi scalzi. Di conseguenza, è ipotizzabile che i miglioramenti osservati siano conseguenti al cammino senza scarpe.
Nonostante entrambi gli ulteriori miglioramenti in entrambi i gruppi al follow-up ad un mese (t2), i miglioramenti nel gruppo senza scarpe sono stati significativamente maggiori e sono stati attribuiti al fatto che il 77% dei partecipanti aveva continuato a camminare per almeno 150 minuti al giorni tra t1 e t2 (nel gruppo cammino con le scarpe, solo il 50% dei partecipanti aveva riferito di aver continuato a camminare per almeno 150 minuti). Questa differenza può essere spiegata dal fatto che i partecipanti nel gruppo cammino senza scarpe aveva riportato un miglioramento in tutti gli item del SF-36, confrontato con un miglioramento in solamente alcuni item nel gruppo cammino con le scarpe. Questo dettaglio può permettere di comprendere l’aderenza maggiore nel gruppo cammino con le scarpe.

Reinstein M, et al. Barefoot walking is beneficial for individuals with persistent plantar heel pain: A single-blind randomized controlled trial. Ann Phys Rehabil Med. 2024 Mar;67(2):101786.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/38118297/

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