Rinforzo dei muscoli anteromediali o posterolaterali di anca nel dolore femororotuleo?

Il dolore femororotuleo (PFP) è un disturbo multifattoriale con eziologia non ancora completamente compresa, caratterizzato da dolore anteriore di ginocchio, perirotuleo o retrorotuleo, provocato o aggravato da attività che aumentano il carico articolare femororotuleo, come correre, salire e scendere le scale ed inginocchiarsi.
La debolezza dei muscoli posterolaterali di anca è associata al PFP, nonostante rappresenti probabilmente una conseguenza del disturbo e non la causa. Per la gestione del PFP sono raccomandati gli esercizi di rinforzo dei muscoli posterolaterali di anca e del quadricipite per ridurre il dolore e migliorare la funzionalità.
Il rinforzo selettivo dei muscoli posterolaterali di anca ha l’obiettivo (teorico) di ridurre un eccessivo valgismo dinamico di ginocchio durante le attività funzionali.

La recente revisione sistematica di Nascimento et al. (https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/29034800/) ha mostrato che l’associazione di esercizi di rinforzo dei muscoli posterolaterale di anca e del quadricipite è più efficace, rispetto al solo rinforzo del quadricipite, per ridurre il dolore e le migliorare la funzionalità. Però, nessuno studio ha indagato l’associazione del rinforzo dei muscoli anteromediali di anca (flessori, adduttori e rotatori interni) e del quadricipite nei pazienti con PFP.

L’obiettivo di questo studio è stato confrontare gli effetti dell’associazione degli esercizi di rinforzo dei muscoli anteromediali di anca e del quadricipite rispetto all’associazione del rinforzo dei muscoli posterolaterali di anca e del quadricipite in soggetti con PFP.

Sono state incluse nello studio ragazze 46 sportive, età compresa tra 18 e 35 anni, con diagnosi di PFP. I partecipanti allo studio sono stati randomizzati in due gruppi: gruppo con rinforzo dei muscoli posterolaterali di anca (PLH) e gruppo con rinforzo dei muscoli anteromediali di anca (AMH).

Gli esercizi sono stati eseguiti individualmente, con supervisione del fisioterapista, 2 volte alla settimana per 6 settimane:

I risultati dello studio hanno mostrato un miglioramento nell’intensità del dolore, nella funzionalità e nella forza muscolare in entrambi i gruppi dopo 6 settimane e al follow up a 6 mesi. Non sono state evidenziate differenze negli outcome tra i gruppi. In nessuno dei due gruppi è stata evidenziata una riduzione del valgismo dinamico di ginocchio (valutato durante lo step down test).

Negli ultimi 20 anni è stata indagata la relazione tra il rinforzo dei muscoli dell’anca e il PFP, con l’attenzione rivolta principalmente all’influenza del rinforzo dei muscoli abduttori, estensori e rotatori esterni, anche definiti “muscoli posterolaterali di anca”. Però, la debolezza di questi muscoli, o dei muscoli anteromediali di anca (flessori, adduttori e rotatori interni) non è stata associata ad un rischio maggiore di sviluppare PFP negli studi prospettici. Le evidenze sono consistenti per l’associazione degli esercizi di rinforzo dei muscoli dell’anca e del quadricipite per migliorare dolore e funzionalità nel PFP, ma non è chiaro il meccanismo responsabile di questi risultati. Alcuni autori hanno ipotizzato che il rinforzo dei muscoli posterolaterali di anca possa migliorare l’allineamento dell’arto inferiore, con una conseguente riduzione dello stress articolare femororotuleo. Questa ipotesi non è però confermata da alcuni studi che hanno mostrato un miglioramento nel dolore e nella funzionalità dopo un programma di rinforzo, ma senza cambiamenti nella cinematica dell’arto inferiore.

Questi risultati mettono in discussione il rinforzo selettivo dei muscoli posterolaterali di anca nel PFP; i clinici dovrebbero considerare anche il rinforzo dei muscoli flessori, adduttori e rotatori interni di anca.

Almeida GPL, Rodrigues HLDN, Coelho BAL, Rodrigues CAS, Lima POP. Anteromedial versus posterolateral hip musculature strengthening with dose-controlled in women with patellofemoral pain: A randomized controlled trial. Phys Ther Sport. 2021 Mar 2;49:149-156.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/33689989/

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