Effetti della terapia con bite nei pazienti con dolore ai muscoli masticatori

Gli apparecchi di stabilizzazione occlusale sono stati a lungo utilizzati nel trattamento del dolore a carico dei muscoli masticatori, sebbene rimanga controversa la sua efficacia e non ci siano nemmeno chiari standard riguardanti la scelta e l’applicazione di questa terapia nei pazienti con questo disturbo. Le opzioni per gli apparecchi di stabilizzazione includono apparecchi occlusali morbidi (bite) e apparecchi di stabilizzazione rigidi, con questi ultimi attualmente raccomandati mentre gli apparecchi morbidi sono sempre più frequentemente utilizzati in ambito clinico, dato che alcuni studi ne hanno riportato l’efficacia nell’alleviare il dolore.

Gli autori di questo studio in un precedente lavoro avevano analizzato fattori e condizioni dei pazienti in grado di influenzare il dolore e la soddisfazione dopo terapia con apparecchi di stabilizzazione rigidi per il trattamento del dolore dei muscoli masticatori, rilevando che una percentuale significativamente più alta di pazienti i cui punteggi VAS non erano migliorati aveva dolore miofasciale piuttosto che mialgia locale, che sia i pazienti con dolore migliorato che quelli soddisfatti avevano sfaccettature sugli apparecchi occlusali significativamente più lunghe e che i pazienti con un alto punteggio alla scala Patient Health Questionnaire (PHQ-9) per la depressione erano meno soddisfatti dell’apparecchio duro e quelli con un alto punteggio 15-item Patient Health Questionnaire (PHQ-15) per sintomi somatici dimostravano minore miglioramento del dolore dopo terapia con apparecchio duro.

Gli obiettivi di questo studio sono stati analizzare il tipo di dolore muscolare e i fattori del paziente che influenzano l’efficacia degli apparecchi morbidi nel trattamento del dolore a carico dei muscoli muscoli, identificare i pazienti in cui dovrebbe essere usato un apparecchio morbido e individuare le differenze tra le terapie con apparecchi morbidi e rigidi.

Sono stati inclusi nello studio 37 pazienti (8 uomini, 29 donne, età media 48.3 ± 15.2 ani) con diagnosi di mialgia locale o dolore miofasciale (diffuso o riferito) in accordo con i Diagnostic Criteria for Temporomandibular Disorders (DC/TMD). I criteri di esclusione sono stati i seguenti: età inferiore a 18 anni, dolore all’articolazione temporomandibolare, mancata partecipazione agli appuntamenti in ospedale, deterioramento della condizione che richiede il passaggio a un bite diverso e miglioramento prima di iniziare la terapia con bite occlusale.

All’esame fisico iniziale, sono stati valutati il ROM di apertura della bocca senza dolore, il numero di punti dolorosi alla palpazione del muscolo e l’intensità del dolore (utilizzando Visual Analog Scale – VAS), la presenza o l’assenza di guida anteriore dei denti, l’attrito con esposizione della dentina, la consapevolezza del bruxismo nel sonno (SB), la consapevolezza del bruxismo da svegli, la fatica muscolare al risveglio, il toro palatino o mandibulare e dentellatura della lingua.

Altri fattori indagati includevano la durata del sonno, russamento o apnea, fumo, consumo giornaliero di alcol e di caffeina, durata giornaliera dell’uso del computer e punteggi su tre questionari autosomministrati, cioè PHQ-9, PHQ-15, e 7-item Generalized Anxiety Disorder (GAD-7) per la valutazione dell’ansia, utilizzati durante lo screening DC/TMD asse II.

Dopo lo screening, è stato fornito un apparecchio occlusale morbido dello spessore di 2 mm da usare durante la notte, progettato per coprire l’intera dentizione mascellare e regolato fino a toccare tutti i denti allo stesso modo. I soggetti erano tenuti a presentarsi agli appuntamenti in ospedale per la regolazione ogni 2 settimane. Un mese dopo l’inizio del trattamento, l’efficacia dell’apparecchio occlusale è stata valutata utilizzando il punteggio VAS per l’intensità del dolore alla palpazione dei muscoli, con un punteggio VAS ≥ 30% o un punteggio inferiore dopo il trattamento rispetto a prima considerato come un miglioramento, mentre qualsiasi altro punteggio è stato considerato come mancanza di miglioramento. La soddisfazione rispetto al trattamento è stata autovalutata come (1) molto peggiorato, (2) peggiorato, (3) nessun cambiamento, (4) migliorato, o (5) molto migliorato. Punteggi di 1, 2 o 3 indicavano insoddisfazione, mentre punteggi di 4 o 5 indicavano soddisfazione.

I punteggi VAS e i numeri di punti dolenti alla palpazione sono migliorati significativamente dopo terapia con apparecchi morbidi. Venticinque pazienti (67,5%, 4 uomini, 21 donne; età media 53.2 ± 12.7 anni) ha riferito soddisfazione, 12 pazienti hanno riportato insoddisfazione (4 uomini, 8 donne, età media 47,6 ± 12 anni). Il punteggio VAS alla base line era significativamente più alto nei pazienti soddisfatti rispetto a quelli insoddisfatti. La lunghezza delle faccette nel gruppo dei soddisfatti era significativamente più corta di quella del gruppo degli insoddisfatti.

Il miglioramento è stato evidente in 19 pazienti (51,3%, 4 uomini, 15 donne, età media 56,8 ± 14 anni) ma non nei restanti 18 pazienti (4 uomini, 14 donne, età media 49,1 ± 11,2 anni). I pazienti che erano migliorati erano significativamente più anziani di quelli che non erano migliorati e il dolore miofasciale era significativamente più comune nei pazienti che non erano migliorati rispetto a quelli che erano migliorati. Inoltre, i punteggi PHQ-15 e GAD-7 erano significativamente più alti nei pazienti che non sono migliorati rispetto a quelli che sono migliorati. Le lunghezze delle faccette nei pazienti che sono migliorati erano significativamente più corte di quelle dei pazienti che non erano migliorati.

In conclusione, secondo gli autori i risultati di questo studio suggeriscono che i pazienti con mialgia locale hanno risposto meglio alla terapia con apparecchi morbidi rispetto alla terapia con apparecchi rigidi. I pazienti che hanno sviluppato faccette corte erano probabilmente soddisfatti di un apparecchio morbido piuttosto che di un apparecchio rigido, quindi un apparecchio morbido può essere appropriato per i pazienti con mialgia locale che sviluppano faccette corte sugli apparecchi occlusali.

Kashiwagi K, Noguchi T, Fukuda K. Effects of soft occlusal appliance therapy for patients with masticatory muscle pain. J Dent Anesth Pain Med. 2021 Feb;21(1):71-80.

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/33585686/

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