Epidemiologia degli infortuni nel basket giovanile

Praticare attivamente uno sport è essenziale per la salute e il benessere, e il basket è uno sport molto popolare tra i giovani, sia a livello agonistico che ricreativo. Purtroppo gli infortuni sono un evento comune in questo sport e nei giovani giocatori possono derivare anche conseguenze a breve e lungo termine, come ad esempio artrosi post-traumatica del ginocchio o della caviglia a distanza di anni da un infortunio al ginocchio o alla caviglia.

Per quanto riguarda la prevenzione degli infortuni nel basket giovanile, sono stati proposti interventi specifici per ridurre il rischio di infortuni, ad esempio con programmi di riscaldamento neuromuscolare prima dell’allenamento, ma gli esiti degli infortuni non sono ancora stati valutati appieno. Gli studi che si sono occupati dei tassi di infortunio nel basket giovanile riportano un’ampia variabilità nella definizione di infortunio e modalità diverse nella misurazione del rischio, ma sono scarse le informazioni specifiche per sesso relative ai tipi di infortunio o alle classificazioni degli infortuni, che possono essere importanti se consideriamo l’intensità della partecipazione e le differenze anatomiche e fisiologiche tra maschi e femmine e che i tassi di infortunio possono variare in base alle caratteristiche degli infortuni.

Le attuali evidenze suggeriscono che gli infortuni da overuse, risultanti da un danno tissutale cumulativo con un’insorgenza graduale o improvvisa di sintomi non identificabili con nessun evento, sono molto più prevalenti negli sport giovanili e negli sport per adulti rispetto a quanto precedentemente riportato attraverso le tradizionali metodologie di sorveglianza degli infortuni. Si ipotizza che i tassi di infortunio siano stati precedentemente sottoriportati nei giocatori di basket giovanile sulla base di definizioni di infortunio spesso limitate all’attenzione medica e/o alla perdita di tempo dalla pratica sportiva. Le metodologie di autoriferimento, compreso l’uso del questionario Oslo Sports Trauma Research Centre Overuse Injury Questionnaire (OSTRC-O), hanno dimostrato di essere un metodo di sorveglianza più accurato per la registrazione degli infortuni da overuse negli atleti in molti sport e a diversi livelli di partecipazione. Gli obiettivi di questo studio sono stati valutare l’incidenza e le caratteristiche di tutti gli infortuni (“all-complaint”), compresi quelli acuti e quelli da overuse, in giovani giocatori di basket, utilizzando una combinazione di metodi, compreso l’autoriferimento.

SI è trattato di uno studio prospettico di coorte (8-14 settimane) che ha coinvolto giocatori di basket di sesso femminile e maschile, età 11-18 anni, di scuole superiori e squadre a Calgary, nello stato dell‘Alberta, in Canada, durante la stagione 2016/2017. I partecipanti hanno compilato un questionario di base contenente informazioni demografiche, mediche e sportive. I criteri di esclusione alla base-line includevano infortuni acuti agli arti inferiori o condizioni mediche che precludevano la partecipazione a competizioni di basket o ai test di performance.

Per ogni squadra sto stati designati allenatori o istruttori cui è stato chiesto di registrare il tempo di esposizione individuale alla partecipazione, separatamente per le sessioni di gioco e di allenamento (che comprendono l’allenamento e le eventuali sessioni di forza/condizionamento), su base giornaliera, durante la stagione delle scuole superiori e delle squadre. L’esposizione della partecipazione dei giocatori è stata definita come il totale delle ore di partecipazione complessiva al basket organizzato, che comprende le partite e i tempi di allenamento. La misura in cui un giocatore ha partecipato ad ogni partita o sessione di allenamento è stata registrata come piena, parziale (meno del 75% del tempo di sessione completa), o come nessuna partecipazione, e il motivo della partecipazione parziale o della mancata partecipazione è stato ulteriormente dettagliato come infortunato, malato o assente. I dati di esposizione sono stati calcolati per settimana, combinati per tutte le partite e le sessioni di allenamento, per ogni giocatore, e questo è culminato nell’esposizione totale in ore per l’intero periodo di partecipazione.

Per intercettare in modo efficace tutti gli infortuni, è stata adottata una definizione di infortunio “all-complaint”. Sulla base di precedenti studi epidemiologici, un infortunio è stata definito come qualsiasi segnalazione di dolore, sofferenza, instabilità articolare, rigidità o qualsiasi altra lesione derivante dalla partecipazione ad attività legate al basket, anche ma indipendentemente dalla necessità di cure mediche (richiedere assistenza a un allenatore o a un medico) o dalla perdita di tempo (incapacità di completare una sessione legata al basket o di partecipare a uno o più giorni dopo l’insorgenza dell’infortunio). Inoltre, un infortunio è stato identificato come “acuto” se il suo esordio è stato improvviso e traumatico e chiaramente associato a un evento identificabile, o da “overuse” se il suo esordio, graduale o improvviso, non è stato identificabile con nessun evento. Infine, un infortunio ricorrente è stato definito come recidiva (re-injury), cioè un episodio ripetuto di un infortuno index completamente recuperato.

I dati sugli infortuni sono stati raccolti attraverso moduli di segnalazione degli infortuni su base giornaliera, per qualsiasi infortunio sospetto in cui il giocatore ha richiesto assistenza medica, non è stato in grado di completare una sessione, o ha saltato una sessione successiva. Sono stati rilevati i dettagli dell’infortunio e le circostanze, tra cui la gravità (durata della perdita di tempo), il tipo di infortunio e la localizzazione corporea. In seguito, dopo la stagione di basket, i giocatori con meno del minimo previsto di 10-12 settimane di dati di esposizione al basket delle scuole superiori, o meno di 8-14 settimane di esposizione al basket della squadra (a seconda che la squadra si sia qualificata per i playoff), sono stati intervistati al telefono per raccogliere i dati mancanti relativi agli infortuni e/o all’esposizione.

Un totale di 518 giocatori (età media 16 anni) di 63 squadre ha completato questo studio, di cui 200 (38,6%) femmine (età 13-18 anni) e 318 (61,4%) maschi (età 11-18), con 13 giocatori che hanno partecipato sia alla stagione scolastica che a quella di squadra.

In totale sono stati segnalati 448 infortuni da parte di 298 giocatori (58% della coorte), 173 infortuni nelle femmine durante 12582 ore di esposizione e 275 infortuni nei maschi durante 18554 ore di esposizione. Ciò equivale a un tasso di incidenza complessivo di 14,4 infortuni/1000 h, 13,8 infortuni/1000 h nelle femmine e 14,8 infortuni/1000 h nei maschi. Dei 298 giocatori infortunati, 108 (36%) hanno riportato due o più infortuni.

Non sono state osservate differenze significative nel tasso di incidenza degli infortuni delle femmine rispetto ai maschi nelle classificazioni degli infortuni; c’è stata una maggiore incidenza di infortuni al ginocchio da overuse rispetto agli infortuni acuti al ginocchio, nel complesso e nei giocatori maschi. Al contrario, l’incidenza di infortuni alla caviglia dovuti a overuse è stata inferiore a quella degli infortuni acuti alla caviglia, sia nelle femmine che nei maschi].

La maggior parte degli infortuni (88%) ha interessato l’arto inferiore: il ginocchio (45,1%) è stata la parte del corpo più colpita, seguita dalla caviglia (38,4%). Considerando il sesso, la parte del corpo più comunemente infortunata è stata la caviglia (45,1%) nelle femmine e il ginocchio (50,5%) nei maschi. Il tasso di incidenza della tendinopatia è apparso più alto nei giocatori di sesso maschile che in quelli di sesso femminile (4,7 infortuni/1000 h rispetto a 2,6 infortuni/1000 h), mentre la distorsione è stato il tipo di infortunio più comune, rappresentando oltre il 56,6% di tutti gli infortuni e i più alti tassi di incidenza in tutti i giocatori, sia femmine che maschi.

In totale, 109 (24,3%) su 448 infortuni hanno causato perdite di tempo dal basket, di cui 47 (43,1%) erano in giocatori di sesso femminile e 62 (56,9%) in giocatori di sesso maschile. Inoltre, circa la metà (56/109; 51,4%) sono stati considerati infortuni minimi o lievi, con conseguente perdita di tempo ≤7 giorni, simile per le femmine (24/47; 51,1%) e per i maschi (32/62; 51,6%).

In conclusione, secondo gli autori in base alla definizione di infortunio “all complaint”, questo studio dimostra che i tassi di infortunio nei giocatori di basket giovanile competitivo femminile e maschile sono simili e molto più elevati rispetto a quelli precedentemente riportati. Da notare l’alto tasso di infortuni da overuse, in linea con precedenti studi condotti su sport giovanili che prevedono movimenti di pivoting, che richiede la necessità di interventi mirati in questa popolazione di atleti. Sebbene alcuni studi si siano concentrati su programmi di prevenzione per ridurre il rischio di tutti i tipi di infortuni, evidenze più recenti sembrano dimostrare che questi programmi sono più efficaci per gli infortuni acuti, mentre la ricerca nell’area degli infortuni da overuse è finora limitata e potenzialmente potrebbero essere utili strategie di gestione del carico e raccomandazioni sulla partecipazione a più discipline sportive piuttosto che la pratica specialistica di un singolo sport.

Sebbene l’incidenza di (tutti) gli infortuni da overuse sia paragonabile a quella delle lesioni acute, nel complesso questo studio ha dimostrato che gli infortuni da overuse (rispetto a quelli acuti) erano 2 volte più comuni nel ginocchio, mentre gli infortuni acuti (rispetto a quelli da overuse) erano 3 volte più comuni nella caviglia. La parte del corpo più comunemente infortunata era la caviglia nelle femmine e il ginocchio nei maschi. Inoltre questi risultati supportano recenti evidenze che dimostrano come i metodi tradizionali di sorveglianza degli infortuni basati solo sulla definizione di infortuni che richiedono attenzione medica e/o comportano perdita di tempo sono insensibili alla registrazione di tutti gli infortuni, in particolare di quelli da overuse e quelli acuti che però non comportano perdita di tempo. Le evidenze fornite da questo studio potrebbero indicare secondo gli autori interventi maggiormente personalizzati per ridurre in maniera più efficace gli infortuni nel basket giovanile.

Owoeye OBA, Ghali B, Befus K, Stilling C, Hogg A, Choi J, Palacios-Derflingher L, Pasanen K, Emery CA. Epidemiology of all-complaint injuries in youth basketball. Scand J Med Sci Sports. 2020 Dec;30(12):2466-2476.

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32846028/

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