Effetti dei taping McConnell e di limitazione della rotazione interna tibiale nel dolore femororotuleo

Le revisione sistematiche e i consensus statement raccomandano un approccio multimodale e personalizzato per la gestione del dolore femororotuleo (PFP), con il taping potenzialmente utile in associazione all’esercizio terapeutico. Secondo l’opinione di esperti, il taping potrebbe essere utile nelle fasi iniziali del trattamento per ridurre il dolore e favorire una partecipazione attiva del paziente, nonostante le evidenze siano contrastanti.

Il taping femororotuleo proposto da McConnell (PFJT) è utilizzato frequentemente nei soggetti con PFP e i risultati di alcuni studi ne supportano l’efficacia per la riduzione del dolore nel breve termine. Un’altra tecnica proposta è il “taping di limitazione della rotazione interna tibiale” (TIRLT), proposto inizialmente con l’obiettivo di limitare un’eccessiva rotazione interna della tibia, anche se gli studi che hanno indagato l’efficacia di questa strategia sono scarsi.

Gli obiettivi di questo studio sono stati confrontare gli effetti immediati del TIRLT, del PFJT e dell’assenza di tape sul dolore percepito durante l’esecuzione di un affondo e di uno squat monopodalico nei soggetti con PFP.

23 soggetti con PFP hanno eseguito un affondo e uno squat monopodalico in 3 differenti condizioni: TIRLT, PFJT e no tape. Durante l’esecuzione di ogni compito, i partecipanti hanno valutato l’intensità del dolore con il NPRS. È stata valutata la cinematica dell’arto inferiore con un sistema di analisi del movimento.

I risultati dello studio hanno mostrato che il il TIRLT e il PFJT sono entrambe tecniche efficaci per ridurre nell’immediato il dolore durante l’esecuzione di compiti funzionali nei soggetti con PFP. L’efficacia delle tecniche è simile. Interessante, nessuna delle due tecniche modifica la cinematica dell’arto inferiore.

Implicazioni cliniche

È difficile stabilire se il miglioramento osservato sia clinicamente rilevante dato che i partecipanti inclusi presentavano livelli di dolore molto bassi (1-3). Inoltre, limite importante dello studio, i partecipanti hanno eseguito una sola ripetizione dell’affondo e dello squat monopodalico. Una ripetizione multipla dei movimenti di test avrebbe sicuramente permesso di comprendere in modo maggiore l’efficacia delle tecniche di taping proposte, avvicinando la procedura utilizzata alla reale esecuzione dell’esercizio terapeutico nel setting clinico.
L’assenza di cambiamenti cinematici conferma i risultati di numerosi studi precedenti che hanno mostrato effetti del taping non riconducibili ad aspetti biomeccanici. Il taping potrebbe determinare infatti una riduzione del dolore per un effetto sensoriale, propriocettivo o semplicemente per placebo.

Clifford AM, Dillon S, Hartigan K, O’Leary H, Constantinou M. The effects of McConnell patellofemoral joint and tibial internal rotation limitation taping techniques in people with Patellofemoral pain syndrome. Gait Posture. 2020 Sep 15;82:266-272.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32987346/

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