Associazione tra variabili somatosensoriali, motorie, psicologiche e livelli di disabilità nei pazienti con dizziness cervicogenica

La dizziness cervicogenica viene definita come “una sensazione non specifica di alterazione dell’orientamento nello spazio e disequilibrio derivante da alterata elaborazione delle afferenze del collo”, in particolare a causa di disturbi provenienti dal rachide cervicale superiore. Alcuni studi supportano difatti l’ipotesi che la sensazione di disequilibrio e di alterato orientamento spaziale possano essere causati da una incongruenza nell’integrazione degli input somatosensoriali del rachide cervicale e i pattern fisiologici degli altri sottosistemi partecipanti (oculomotorio, stabilità posturale).

Sebbene numerosi studi abbiano dimostrato una associazione tra dizziness cervicogenica e patologie come cervicalgia aspecifica cronica e disordini da colpo di frusta, ponendo l’attenzione su impairment muscoloscheletrici riferibili al collo (concomitanza di dolore cervicale e diminuzione del ROM), pochissimi studi invece sono stati prodotti circa l’impatto psicologico e sociale riferibili a questa patologia.

L’obiettivo del presente studio, di tipo cross-sectional, è stato pertanto di ricercare una associazione tra le variabili somatosensoriali, psicosociali e motorie rispetto ai gradi di disabilità in persone con dizziness cervicogenica. Per fare questo sono stati reclutati 64 soggetti, suddivisi in due gruppi (n=32) in base a due livelli di disabilità attraverso il Dizziness Handicap Inventory (bassa o alta), e  successivamente è stata effettuata una valutazione diretta del rachide cervicale (ROM e Pressure Pain Thresehold) in aggiunta a dei questionari autocompilati su componenti psicosociali come paura del movimento (Tampa Scale of Kinesiophobia a 11 item), disabilità della regione cervicale (Neck Disability Index), catastrofizzazione (Pain Catastrophizing Scale) e impatto del dolore cronico (Scala GCPS).

Mentre i risultati che hanno correlato le variabili motorie sono in linea con quanto evidenziato dai precedenti studi, la parte più interessante riguarda indubbiamente la componente psicosociale dove gli autori hanno rilevato una associazione più forte tra i risultati dei questionari e il gruppo di soggetti con alta disabilità. Nel gruppo con bassa disabilità invece ‘solo’ la paura del movimento e l’impatto del dolore cronico hanno raggiunto un livello di associazione accettabile.

Tutto ciò apre uno scenario molto interessante, nonché rappresenta una prima base per futuri studi che dovranno avere necessariamente lo scopo di rilevare effetti di causalità tra le variabili psicosociali e le caratteristiche cliniche della dizziness cervicogenica, poiché, per correttezza e trasparenza, come giustamente ammesso dagli stessi autori, non è possibile trarre un nesso causale ad oggi. Diverso invece è lo scenario che si apre a livello clinico: difatti chi si trova di fronte a questa tipologia di pazienti, vede benissimo le molteplici sfumature che hanno le componenti psicosociali presenti, domandandosi spesso la rilevanza che ricoprono.

Cuenca-Martínez F, Bartrina-Rodríguez I, Suso-Martí L, La Touche R, Ferrer-Peña R. Association between somatosensory, motor and psychological variables by levels of disability in patients with cervicogenic dizziness. Somatosens Mot Res. 2018 Sep – Dec;35(3-4):247-252.

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/30592430

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