Esperienza vissuta e atteggiamenti delle persone con Plantar Heel Pain
Per Plantar Heel Pain (PHP) si intende un dolore localizzato sull’aspetto anteromediale della regione plantare del calcagno durante le attività in carico. Il PHP è piuttosto comune, con una prevalenza stimata tra il 3,6 e il 9,6%, può essere di lunga durata, impatta negativamente sulla qualità della vita correlata alla salute ed è spesso associato a una disabilità significativa dovuta al dolore e allo stress psicologico. Gli attuali trattamenti per PHP basati sull’evidenza, supportati da revisioni sistematiche, includono ortesi plantari, taping del piede e terapia con onde d’urto, tuttavia una recente meta-analisi ha mostrato piccole dimensioni degli effetti effect-size e nessuna chiara superiorità dei trattamenti disponibili.
Le decisioni riguardo al trattamento delle persone con PHP dovrebbero essere guidate dalle migliori evidenze disponibili e dal ragionamento basato sull’esperienza del clinico, tenendo conto delle esigenze del paziente. L’assistenza sanitaria che risponde ai valori, alle preferenze e ai bisogni del paziente migliora le esperienze dei pazienti. L’educazione è una componente chiave dell’assistenza per ogni paziente e deve essere adattata al paziente e alla sua condizione. Purtroppo nessuno studio ha finora identificato, tantomeno valutato, gli approcci e i contenuti necessari per un’educazione ottimale delle persone con PHP. Lo scopo di questo studio qualitativo descrittivo con interviste semi-strutturate è stato esplorare l’esperienza vissuta e gli atteggiamenti delle persone con PHP, come primo passo verso lo sviluppo di cure ottimali e per raccogliere informazioni sugli approcci utili per educare questi soggetti e sviluppare materiale adeguato.
I partecipanti hanno descritto il dolore al primo passo come il sintomo più comune. L’esperienza di PHP ha avuto un impatto negativo sulla qualità della vita correlata alla salute, costituendo un ostacolo all’essere socialmente attivi, con alcuni partecipanti che esprimevano un sentimento di isolamento sociale. La riduzione delle funzionalità fisica (minore capacità di camminare, correre, stare in piedi per lunghi periodi, andare in vacanza e intrattenere gli amici) è stata associata a emozioni e sentimenti negativi tra cui tristezza, mancanza di speranza e frustrazione.
Sono emerse le credenze dei partecipanti sulle numerose cause e la patologia: essere in sovrappeso, cambiamento nel livello di attività, stare in piedi per lunghi periodi, camminare su superfici dure, morbide o irregolari e camminare a piedi nudi. Sono state riportate numerose descrizioni della patologia di base tra cui fascite plantare, tallone ammaccato, osso rotto, sperone calcaneare e irritazione del nervo, ma molti non ne erano sicuri. Alcuni partecipanti hanno evidenziato che il dolore era un segnale di una minaccia o un avvertimento.
I partecipanti hanno descritto una miriade di interventi per il PHP, tra cui ortesi plantari, consigli riguardanti le calzature, farmaci, terapie fisiche, esercizio, strategie per modificare le attività e taping, a volte combinati tra loro. Le descrizioni sulla prescrizione dell’esercizio, che includevano stretching o rafforzamento, erano variabili, e in alcuni casi l’esercizio ha fornito un sollievo a breve termine. È stato segnalato che il taping del piede è stato associato a sollievo dal dolore nel breve termine, nonostante eventi avversi come irritazione della pelle. Le ortesi plantari prefabbricate sono state provate dai partecipanti ma non sempre con successo. Le calzature hanno svolto un ruolo chiave nell’alleviare il dolore: i partecipanti hanno sottolineato l’importanza di indossare scarpe con supporto e con un piccolo grado di rialzo del tallone, mentre cautela è stata espressa per il cammino con scarpe piatte non di supporto. C’erano dubbi sul ruolo del modificare le attività e/o il riposo, alcuni hanno semplicemente adottato l’approccio con prove ed errori. Questo è stato associato a un senso di frustrazione per la mancanza di coerenza nell’approccio terapeutico e l’assenza di trattamenti riconosciuti come efficaci.
La maggior parte dei partecipanti ha identificato medici e professionisti sanitari come principale fonte di informazioni, sebbene alcuni abbiano percepito di non essere presi sul serio. Spesso è stato usato Internet, sebbene le informazioni siano confuse, contrastanti e raramente utili. Discutere e condividere l’esperienza di PHP con altre persone che lo hanno avuto ha offerto l’opportunità di scambiarsi consigli pratici e di supporto.
Le esigenze dei partecipanti comprendevano spiegazioni chiare sulla diagnosi, l’eziologia, la prognosi e le opzioni terapeutiche. Inoltre volevano consulenze faccia a faccia con un professionista sanitario che sembri interessato, faccia domande appropriate e fornisca informazioni in modo chiaro e facile da capire. Le risorse online erano viste con maggiore prudenza, con materiale considerato da prezioso a discutibile. Alcuni partecipanti hanno espresso il desiderio di ricevere materiale educativo, come opuscoli per i pazienti con uno schema del piano raccomandato dal clinico. Infine, oltre a chiare informazioni basate sull’educazione per il PHP, fondamentalmente volevano che il loro dolore fosse eliminato.
I partecipanti hanno descritto aspettative non soddisfatte riguardo alle spiegazioni della patologia sottostante, ai fattori causali e alle descrizioni degli interventi, hanno espresso frustrazione per le informazioni contrastanti sull’approccio migliore per gestire il PHP con una gamma di messaggi forniti da medici e risorse disponibili online. Alcuni desideravano accedere a risorse educative chiare e semplici poiché le attuali risorse online non erano considerate affidabili. La comprensione dei partecipanti delle evidenze disponibili potrebbe essere considerata scarsa, come limitata era la conoscenza di quali trattamenti sono ritenuti efficaci, anche se è emerso che corticosteroidi, ortesi plantari, esercizio e chirurgia potrebbero essere efficaci.
Riguardo i consigli di dare ad altre persone con lo stesso problema, molto importante veniva considerata la ricerca di diagnosi precoce e consigli da un professionista sanitario, indossare scarpe con supporto ed evitare di camminare a piedi nudi, c’era incertezza invece se evitare l’esercizio o continuare con un certo livello di esercizio.
Riguardo l’educazione online per le persone con PHP, la maggior parte dei partecipanti ha spesso integrato le informazioni ricevute da professionisti sanitari con ricerche online. Questi partecipanti volevano una chiara definizione di PHP, comprese le caratteristiche della condizione (ad esempio criteri diagnostici, localizzazione tipica dei sintomi e fattori casuali) in modo che potessero equiparare la loro presentazione a quello di una diagnosi nota. I partecipanti volevano anche saperne di più sul trattamento, a chi rivolgersi per una consulenza professionale e quali trattamenti sono efficaci nelle diverse fasi oppure per avere informazioni più dettagliate a un livello più approfondito.
L’incertezza tra i soggetti con PHP riguardo diagnosi, causa, prognosi e opzioni di trattamento, così come la frustrazione per trovare un piano di trattamento adeguato, non stupisce, considerando la mancanza di chiarezza sulla patologia sottostante, sulla limitata efficacia degli interventi descritti in letteratura, sui fattori associati e sulla prognosi. Questa incertezza, associata a credenze e desiderio di miglior comprensione, sottolinea la necessità di ripensare come il PHP viene visto, valutato e trattato.
Questi risultati sono coerenti con altri gruppi di persone con malattie croniche, che esprimono la necessità di informazioni per capire cosa non va, per avere un’idea realistica della loro prognosi, per imparare a prevenire la loro condizione, per comprendere meglio gli esiti dei vari trattamenti e identificare chi consultare e le fonti di aiuto. Risultati coerenti anche con l’esperienza vissuta da persone con artrite reumatoide, nelle quali l’educazione è riconosciuta come essenziale per mantenere una salute ottimale del piede, sebbene le esigenze del paziente non siano sempre soddisfatte. La mancanza di un’adeguata istruzione su specifici interventi relativi al piede ad esempio, è stata anche associata alla paura e all’ansia in queste persone.
Le implicazioni per la pratica clinica sono immediate, poiché i bisogni di queste persone sono descritti ampiamente, tuttavia rimane non chiaro se questa insoddisfazione possa dipendere da scelta e combinazione dei trattamenti, la maniera in cui i partecipanti hanno ricevuto le informazioni o l’incapacità di impegnarsi attivamente per un cambiamento dei comportamenti benefico per la salute. Per venire incontro a queste esigenze sono essenziali linee guida cliniche per il PHP basate sulle evidenze provenienti da trial clinic, dall’opinione di esperti e dalla ‘voce dei pazienti’. Le linee guida cliniche permettono di mantenere trattamenti e processi di cura più coerenti tra i vari professionisti, nonché di fornire informazioni in modo chiaro e comprensibile.
L’impatto del PHP si estende oltre la limitazione dell’attività fisica, con impatto negativo su emozioni, sentimenti e pensieri: i fattori psicologici sono associati ad un aumento del dolore e alla ridotta funzionalità del piede nelle persone con PHP. Inoltre, i sintomi della depressione e dell’ansia sono associati a una prognosi peggiore per una serie di condizioni muscoloscheletriche, sottolineando l’importanza di tali fattori nell’esperienza del dolore del paziente. Di conseguenza, i professionisti sanitari dovrebbero visualizzare il paziente attraverso un modello biopsicosociale più ampio e tentare di accertare quali fattori contribuiscono in modo predominante a questo modello di presentazione.
Questo studio fornisce informazioni sui metodi con cui educare le persone con PHP utilizzando strumenti differenti. La ricerca futura potrebbe considerare la fornitura di materiale stampato, audio e video, comprese risorse online accessibili liberamente, risultata efficace per altre patologie. Le informazioni stampate o elettroniche possono migliorare la conoscenza e la comprensione, la fiducia e la capacità di coping, ridurre l’ansia, migliorare il supporto sociale, i comportamenti sanitari, l’adesione alle raccomandazioni terapeutiche e gli esiti clinici.
In conclusione i dati di questo studio hanno rivelato che il PHP ha un impatto negativo sulla qualità della vita correlata alla salute. I partecipanti hanno riferito di voler eliminare il loro dolore, sebbene le loro aspettative e necessità fossero spesso insoddisfatte. I risultati dello studio sottolineano la potenziale importanza di fornire un’assistenza centrata sul paziente che tenga conto e risponda alle esigenze e alle aspettative dei pazienti, oltre a fornire informazioni chiare con modalità appropriate.
Cotchett M, Rathleff MS, Dilnot M, Landorf KB, Morrissey D, Barton C. Lived experience and attitudes of people with plantar heel pain: a qualitative exploration. J Foot Ankle Res. 2020 Mar 6;13(1):12.
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/32143679
Fisioterapista, MSc, OMPT
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