Potenziali fattori associati al dolore di ginocchio nei ciclisti: una revisione sistematica

La pratica del ciclismo è aumentata progressivamente nel corso degli anni e la popolarità di questo sport ha comportato anche l’aumento del tempo impiegato pedalando. Gli infortuni sono molto comuni tra i ciclisti: l’incidenza delle lesioni traumatiche è elevata, mentre le lesioni da sovraccarico sono più difficili da prevedere a causa della loro natura multifattoriale. L’articolazione del ginocchio è una delle parti del corpo più colpite: numerosi studi epidemiologici hanno dimostrato che il dolore di ginocchio o gli infortuni al ginocchio variano tra il 14,8% e il 33% nei ciclisti coinvolti nella pedalate di lunga durata.

Diversi tipi di studi sono stati condotti per valutare le possibili ragioni del dolore e degli infortuni dovuti al ciclismo: l’associazione con altre attività sportive, problemi di regolazione della bicicletta, inesperienza o mancanza di condizione fisica pre-corsa e lunghe distanze percorse erano tra i fattori scatenanti suggeriti per il dolore di ginocchio. Alcuni possibili meccanismi da considerare per le lesioni non traumatiche e per la prevenzione potrebbero essere ad esempio la sella troppo bassa e/o troppo avanzata, quindi molti autori hanno incoraggiato a eseguire delle regolazioni preventive, come la corretta regolazione della sella, la regolazione delle tacchette, oppure l’uso di plantari e la riduzione del rapporto di trasmissione (specialmente all’inizio della stagione). Tuttavia solo alcune di queste strategie sono state testate sperimentalmente e la maggior parte delle raccomandazioni mancano di solide prove che potrebbero essere importanti nel prevenire gli infortuni.

Sono stati pubblicati almeno venti articoli di revisione che suggeriscono come prevenire e gestire il dolore e gli infortuni al ginocchio, nonostante la mancanza di evidenze a supporto delle pratiche raccomandate attualmente. Alla luce di questo, i fattori determinanti dolore e infortuni da sovraccarico nei ciclisti supportati da evidenze non sono chiari. Questo studio aveva l’obiettivo di valutare i potenziali fattori associati con dolore e/o infortuni da sovraccarico al ginocchio nei ciclisti attraverso una ricerca sistematica delle evidenze più aggiornate, valutando qualsiasi potenziale meccanismo correlato al dolore o agli infortuni al ginocchio che potrebbe essere utilizzato nella pratica clinica. I risultati di questa ricerca potrebbero quindi fornire un supporto per la valutazione dei risultati chiave che potrebbero essere utilizzati durante l’analisi clinica dei ciclisti e/o del bike fitting.

Esistono prove limitate sui potenziali meccanismi correlati al dolore o agli infortuni da sovraccarico: sono state trovate venti revisioni narrative che riguardano (ma non solo) il dolore di ginocchio nel ciclismo, anche se le evidenze sono scarse in termini di fattori determinanti gli infortuni da sovraccarico del ginocchio, il che limita le opzioni per la prevenzione e il trattamento. Alcune differenze sono state osservate confrontando i ciclisti con e senza dolore di ginocchio: i ciclisti con dolore di ginocchio hanno presentato una proiezione mediale dell’arto inferiore durante la fase di potenza della pedalata (dalla posizione da ore 12 a ore 6 della pedivella) associata ad una maggiore dorsiflessione della caviglia. Anche se una più ampia proiezione mediale del femore in relazione alla rotula potrebbe portare a una ridotta area di contatto dell’articolazione femororotulea,  questo potrebbe essere un adattamento all’infortunio. Squilibri nell’attivazione di vasto laterale e vasto mediale nei ciclisti con dolore di ginocchio potrebbero essere anche una conseguenza dalla proiezione mediale del femore, ma non sono stati trovati dati su questo aspetto quando i ciclisti non infortunati hanno impostato una proiezione mediale delle loro ginocchia durante la pedalata. Inoltre nessuna evidenza sul controllo da parte degli adduttori e/o abduttori dell’anca è stato mostrato, cosa che potrebbe aiutare a determinare il razionale della proiezione mediale del femore.

Uno scenario alternativo coinvolgerebbe una attivazione differente degli adduttori dell’anca (ad esempio il grande adduttore) e dei rotatori esterni dell’anca (per esempio il grande gluteo): questa attivazione differente a favore degli adduttori dell’anca potrebbe portare ad una maggiore proiezione mediale del ginocchio. Una adduzione dell’anca applicata durante la pedalata (comunemente osservata nelle prove a cronometro e nel ciclismo su pista) porta ad una maggiore attivazione degli adduttori dell’anca, forze maggiori applicate sui pedali e anche ad una maggiore forza di taglio laterale sull’articolazione del ginocchio, che potrebbe causare infortuni al ginocchio, ma nessuna evidenza è stata fornita su questo collegamento. Sebbene manchi la relazione tra l’attivazione differente dei muscoli dell’anca, i clinici potrebbero valutare l’ampiezza di movimento e la mobilità dell’articolazione dell’anca dei ciclisti per valutare se i cambiamenti nella forza muscolare e nella mobilità potrebbero innescare l’eccessiva proiezione mediale delle ginocchia durante la pedalata.

Anche se la bassa altezza della sella è stata precedentemente correlata a un aumento del carico sul ginocchio (che potrebbe innescare dolore al ginocchio e infortuni), i ciclisti con dolore associato a sovraccarico non hanno presentato altezze della sella inferiori o aumentate forze femororotulee rispetto ai ciclisti non infortunati. Questo risultato è in conflitto con la teoria che la diminuzione dell’altezza della sella porterebbe a una maggiore forza di compressione sull’articolazione femororotulea. Tuttavia i dati degli studi presi in considerazione sono anche di natura retrospettiva, il che suggerisce che i ciclisti con dolore al ginocchio possano aver cercato un consiglio sul bike fitting o che l’altezza della sella abbia un’influenza limitata sulla pressione femororotulea. La pressione tra la rotula e il femore è dettata dalle forze muscolari (che aumentano a basse altezze della sella) e dalle aree di contatto tra le cartilagini (che aumenta anche nelle ampie flessioni del ginocchio, cioè a basse altezze della sella). Pertanto sembra esserci un plateau nella pressione femororotulea ad altezze della sella vicino al 100% ± 4% dell’altezza del trocantere dal pavimento.

Inoltre non sono state osservate differenze consistenti nei momenti di rotazione interna/esterna dell’articolazione tibiofemorale, che era stato ipotizzato potessero aumentare lo stress sui tessuti molli dell’articolazione del ginocchio (ad esempio sul menisco). Sebbene in gran parte considerato come un innesco di infortuni al ginocchio, un limitato “flottaggio” (cioè la rotazione) della tacchetta in relazione al pedale non porterebbe a infortuni da sovraccarico al ginocchio. Teoricamente, aumentando il “flottaggio” tra la tacchetta e il pedale, i momenti di rotazione sull’articolazione del ginocchio potrebbero essere ridotti, ma manca un legame prospettico tra aumento del flottaggio e riduzione del dolore al ginocchio.

Allargando l’orizzonte degli infortuni da sovraccarico (non traumatici) nel ciclismo, solo alcuni componenti della bicicletta potrebbero essere associati alla probabilità di sviluppare questo tipo di infortuni, nessuno dei quali legato al dolore di ginocchio. I cambiamenti nel design della sella e la modifica dell’inclinazione della sella sono risultati efficaci per ridurre rispettivamente intorpidimento del perineo e lombalgia.

Uno dei potenziali motivi della mancanza di associazione tra configurazione della bicicletta e dolore al ginocchio è dovuto alla distribuzione delle forze tra i vari muscoli dell’arto inferiore. Molti studi hanno osservato che i cambiamenti nell’altezza della sella, ad esempio, hanno risposte diverse in termini di cambiamenti negli angoli della caviglia, del ginocchio e dell’anca. Questo è stato ipotizzato poiché l’elevato numero di muscoli che attraversano le tre articolazioni principali dell’arto inferiore consente innumerevoli combinazioni di attivazioni e forze muscolari. Quindi i ciclisti che pedalano con una bassa altezza della sella potrebbero ad esempio modificare gli angoli della caviglia e/o dell’anca (attraverso cambiamenti nell’attivazione e nelle forze muscolari), che potrebbero di conseguenza ridurre al minimo il carico trasferito attraverso l’articolazione del ginocchio. Questo meccanismo potrebbe quindi posticipare gli aumenti osservati nei carichi sul ginocchio solo quando si opta per un’altezza estremamente bassa della sella.

La riabilitazione dei ciclisti con dolore al ginocchio o infortuni da sovraccarico richiede una piena comprensione del meccanismo che innesca questo tipo di infortuni. Nel caso dell’articolazione del ginocchio è difficile stabilire raccomandazioni conclusive in quanto sono stati osservati solo un paio di modelli tra i ciclisti infortunati e non infortunati. La proiezione mediale del ginocchio e i cambiamenti di attivazione tra i muscoli quadricipite e hamstring potrebbero indicare due opzioni principali: la prima implicherebbe una valutazione della mobilità e della forza degli adduttori e abduttori dell’anca, che potrebbe fornire evidenza di potenziale squilibrio di un dato gruppo muscolare. Ipotesi tuttavia molto speculativa data la mancanza di evidenze in questo ambito. La seconda opzione implicherebbe la valutazione dell’attivazione del vasto mediale rispetto al vasto laterale, che potrebbe aiutare a controllare la posizione della rotula in relazione al femore. Sebbene i soggetti con attivazione alterata del quadricipite potrebbero essere più inclini a sviluppare o sostenere il dolore anteriore di ginocchio, la letteratura non permette di arrivare a conclusioni in questo ambito e quindi il trattamento che prevede un’attivazione selettiva del quadricipite dovrebbe essere un’opzione secondaria.

In conclusione, i ciclisti con dolore o infortuni alle ginocchia correlati a sovraccarico presentano un’aumentata proiezione mediale delle loro ginocchia e un’attivazione alterata del quadricipite. Tuttavia questa evidenza si basa su studi retrospettivi che confrontano ciclisti con e senza dolore, il che limita la conclusione su come i ciclisti sviluppino il dolore di ginocchio e quali siano le principali opzioni per il trattamento del dolore di ginocchio.

Bini RR, Flores Bini A. Potential factors associated with knee pain in cyclists: a systematic review. Open Access J Sports Med. 2018 May 23;9:99-106.


https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5973630/

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