Biomeccanica della corsa dopo ricostruzione del legamento crociato anteriore
Dopo una lesione del legamento crociato anteriore (LCA), la maggior parte dei pazienti ricorre alla ricostruzione chirurgica con l’aspettativa di riprendere le attività sportive. Dopo l’intervento chirurgico, la percentuale di ritorno allo sport al livello precedente l’infortunio è solo del 65% e il rischio di subire una nuova lesione è molto alto. Inoltre, il rischio di sviluppare un’artrosi precoce è quattro volte maggiore nel ginocchio infortunato rispetto al controlaterale e la ricostruzione chirurgica del LCA non riduce questo rischio se confrontata con la gestione conservativa.
La ripresa della corsa può essere effettuata dopo 6-8 settimane, mentre il ritorno allo sport in genere varia tra 6 e 12 mesi dall’intervento chirurgico. Il semplice passare del tempo non è sufficiente per ripristinare la funzionalità del ginocchio durante la corsa e le limitazioni possono persistere a lungo. Una biomeccanica alterata può modificare la distribuzione del carico e sollecitare superfici articolari con uno scarso adattamento. Il carico ripetitivo durante un’attività ad alto impatto come la corsa, in presenza di alterazioni cinetiche e cinematiche, potrebbe determinare l’insorgenza di sintomi e di fenomeni degenerativi precoci a livello del ginocchio.
Gli obiettivi di questa revisione sistematica sono stati 1) confrontare la biomeccanica dell’arto operato con il controlaterale e con soggetti sani, nel breve, medio e lungo termine e 2) determinare i fattori intrinseci (tecnica chirurgica e asimmetrie nella forza) che potrebbero alterare la corsa dopo ricostruzione del LCA.
I risultati di questa revisione hanno mostrato la presenza di alterazioni cinematiche sul piano sagittale (riduzione del movimento di flessione del ginocchio) e cinetiche (riduzione del momento estensorio del ginocchio) nell’arto operato, confrontato sia con l’arto controlaterale sia con quello dei soggetti di controllo, durante la fase di appoggio della corsa nel breve, medio e nel lungo termine (forti evidenze). Le forze di contatto articolari femorotibiale e femororotulea sono alterate nel lungo termine (evidenze limitate). Questi dati indicano che le alterazioni biomeccaniche della corsa identificate nelle fasi iniziali dopo la ricostruzione del LCA non si risolvono con il passare del tempo.
Dato che i pattern di movimento alterati sono considerati fattori eziologici sia per l’artrosi di ginocchio sia per una nuova lesione, è fondamentale ripristinare una corretta biomeccanica durante i compiti funzionali come la corsa dopo la ricostruzione del LCA.
Nella pratica clinica, la cinematica degli arti inferiori durante la corsa e, nello specifico, la cinematica sul piano sagittale (escursione in flessione del ginocchio), può essere valutata con un’analisi video 2-D.
Un training neuromuscolare per migliorare l’atterraggio dal salto, con l’utilizzo di un focus attentivo esterno, può migliorare la biomeccanica del ginocchio sul piano sagittale.
La tecnica chirurgica non influenza le alterazioni biomeccaniche della corsa e, più in generale, l’outcome dopo la ricostruzione del LCA. Di contro, un deficit della forza del quadricipite è associato a un outcome scarso, a un rischio maggiore di una nuova lesione e allo sviluppo di artrosi al ginocchio. Di conseguenza, è raccomandato nel percorso riabilitativo un training per migliorare la capacità e il controllo neuromuscolare del quadricipite per limitare le alterazioni biomeccaniche durante la corsa e migliorare gli outcome nel lungo termine.
Le alterazioni biomeccaniche durante la corsa modificano la distribuzione del carico nel ginocchio, sollecitando superfici cartilaginee non adattate a questi stress. Queste sollecitazioni potrebbero quindi eccedere la capacità di carico dell’articolazioni femorotibiale e femororotulea, favorendo lo sviluppo di fenomeni degenerativi precoci, frequentemente osservati dopo ricostruzione del LCA. Un aumento della cadenza del 10% durante la corsa riduce lo stress articolare femorotibiale e femororotuleo. Questa strategia, associata al ripristino di una corretta biomeccanica, potrebbe essere adottata durante la ripresa della corsa. Nella pratica clinica, semplici strategie per aumentare la cadenza comprendono l’utilizzo di un metronomo o di uno sport watch (feedback della cadenza in real-time).
Pairot-de-Fontenay B, et al. Running Biomechanics in Individuals with Anterior Cruciate Ligament Reconstruction: A Systematic Review. Sports Med. 2019 May 17.
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/31102111
Fisioterapista, MSc, OMPT
Passione Evidence-Based. Con la speranza di diventare un Fisioterapista migliore
https://samuelepassigli.wordpress.com/
https://orcid.org/0000-0003-2862-0116
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