Nuove tecniche di feedback per ridurre il rischio di lesione del legamento crociato anteriore

È ormai noto che i programmi di prevenzione delle lesioni del legamento crociato anteriore (LCA) sono utili nel breve termine, ma perdono di efficacia nel lungo termine. Una causa di questo potrebbe essere identificata nella difficoltà di memorizzazione e applicazione delle abilità motorie apprese come, per esempio, un preciso allineamento dell’anca, del ginocchio e della caviglia durante l’atterraggio da un salto.

In accordo con la “constraint action hypothesis”, ai fini dell’apprendimento di task motori complessi, l’utilizzo di un “focus esterno” promuove l’utilizzo di processi automatici e inconsci, mentre l’utilizzo di un “focus interno” comporta un tipo di controllo motorio più cosciente interrompendo i processi automatici, poiché l’attenzione dell’atleta si sposta sul segmento che deve muovere e controllare impegnando quindi la corteccia premotoria per la pianificazione del gesto. Per esempio, spostare il focus di un atleta sul ginocchio durante il salto e l’atterraggio (focus interno) potrebbe non essere ottimale ai fini dellapprendimento. Inoltre, focalizzarsi sull’allineamento dell’arto inferiore durante l’esecuzione di uno squat (aspetto molto comune nei programmi di prevenzione delle lesione del LCA), potrebbe essere deleterio sia sulla performance che sull’apprendimento rispetto all’utilizzo di un focus esterno.

Gli autori di questo articolo propongono nuove strategie per migliorare l’apprendimento motorio tramite un focus esterno, tra cui:

  • l’allenamento a coppie: un soggetto esegue un gesto e l’altro osserva eventuali errori;
  • il video feedback: utilizzo di applicazioni per smartphone e tablet apposite (Dartfish, Ubersense, etc…) per sfruttare i neuroni a specchio;
  • la simulazione visiva tramite software (VizMo): l’atleta è posto dinanzi ad un monitor che mostra l’esercizio corretto tramite una sagoma che delinea solo i contorni del corpo. L’atleta deve riprodurre il gesto facendo combaciare il suo corpo riprodotto dal software nel monitor con quello della sagoma;
  • il feedback visivo in real-time: utilizzando una strumentazione semplice come la Wii Balance Board o la Xbox Kinect, l’atleta vede la sua sagoma muoversi su di un monitor;
  • il feedback in real-time con sensori inerziali: attraverso sensori posizionati in prossimità delle articolazioni che emettono vibrazioni ogni qualvolta il soggetto raggiunge il ROM richiesto dall’esercizio, segnali audio che possono avvertire il soggetto con comandi tipo “atterra dal salto più dolcemente” o feedback visivo su monitor.

Il focus esterno si è rivelato uno strumento più rapido ed efficace nell’automatizzazione dei gesti e quindi l’utilizzo di queste nuove tecniche di feedback per la prevenzione delle lesioni del LCA sembrano promettenti. Gli autori invitano a svolgere nuove ricerche su quali di questi sistemi siano più efficaci, da soli o in combinazione, quali creino meno dipendenza da feedback e quale raggiunga un livello maggiore di applicazione delle abilità sport-specifiche.
 

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Andrea Colombi – Fisioterapista

Benjaminse A, Gokeler A, Dowling AV, Faigenbaum A, Ford KR, Hewett TE, Onate JA, Otten B, Myer GD. Optimization of the anterior cruciate ligament injury prevention paradigm: novel feedback techniques to enhance motor learning and reduce injury risk. J Orthop Sports Phys Ther. 2015 Mar;45(3):170-82.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25627151

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